Sulla riva destra del fiume Tagliamento, nella media pianura friulana, sorge Valvasone; un paese piccolo, ricco però di memorie storiche ed iniziative culturali e sociali.
Le origini di Valvasone sono antichissime: ritrovamenti archeologici documentano la presenza di insediamenti di epoca romana ed il passaggio, in quest’area, di importanti strade.
Il notaio Antonio Nicoletti, vissuto nel 1700, nei suoi scritti, tratti da antiche pergamene, assicura l’origine romana di questo centro e la successiva fortificazione ad opera longobarda.
Per una porta turrita (Torre Portaia) si accede al borgo, dove si trova il Castello, costituito da un gruppo di edifici alti quattro piani disposti ad anello intorno ad un piccolo cortile con pozzo, e cinto da un fosso scavalcato da un ponte, un tempo levatoio ora in muratura.
Il centro storico, tutto intorno circondato dalla roggia, raccoglie, oltre al castello, anche altri importanti edifici, tra questi il duomo, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e Antonio Abate, l’ex chiesa di San Giacomno, ora Ufficio turistico, e l’antico ex convento prima dei Serviti e poi dei Domenicani ora centro di attività parrocchiali.

Il borgo di Valvasone è sicuramente conosciuto per il suo antico maniero.  Il castello medievale, la cua attuale struttura è quella rinascimentale, conserva camere con stucchi ed affreschi del XIV sec. ed un teatrino della fine del ‘700.
Al 1206 risale la prima testimonianza del castello che lo vede abitato da una famiglia imparentata con gli Sbrojavacca, che amministra per conto dei patriarchi di Aquileia un vasto territorio posto sulle due rive del fiume Tagliamento.
Nel 1268, ai primi signori del luogo, subentrano Walterpertoldo di Spilimbergo e, nel 1292, per volontà del patriarca Raimondo della Torre, Simone di Cuccagna, dal quale prende avvio il casato di Valvason-Cuccagna; intorno al castello si sviluppa il borgo, che presto viene circondato da un primo perimetro murario, al di fuori del quale sorge la chiesa di Santa Maria e Giovanni.
Nel 1355, grazie al ruolo politico ormai assunto dai nobili locali, Valvasone diviene sede parrocchiale; ne consegue l’ampliamento del borgo e la nuova costruzione di una nuova cinta muraria, dentro la quale trovano posto abitazioni e negozi.
Dal 1440 al 1500 ca. viene edificata la terza e ultima cerchia di mura, che include il borgo più esterno, l’ospedale per il ricovero dei viandanti e la parrocchiale, la quale, deve cedere il posto ad un edificio più importante, il nuovo duomo, costruito a partire dal 1449.  Nel 1499, il borgo è stato saccheggiato dai Turchi.
La torre settentrionale del borgo veniva detta o torre delle ore (per la presenza dell’orologio e campana che vi rimasero fino al Settecento) o di Sant’Antonio abate (dal nome del borgo esterno posto al di là della porta in direzione del guado sul Tagliamento).
L’aspetto del castello che vediamo attualmente è quello dovuto agli interventi di trasformazione operati nel Cinquecento.
Esso è caratterizzato da un ampio anello interrotto di edifici, per la maggior parte di linee rinascimentali che circonda il cortile interno, che al centro presenta un pozzo. Non si sono invece conservati gli elementi caratteristici dei castelli medievali, ovvero le torri, le cinte merlate e i ponti levatoi.
Il castello è circondato da un profondo fossato un tempo colmo d’acqua e ora ormai asciutto; una volta superato si accede al cortile attraverso un’unica porta, che sostituisce l’antico ponte levatoio.
Di fronte è possibile vedere la base del quattrocentesco mastio, mentre a sinistra è presente un breve porticato ad archi ribassati edificato alla fine del Settecento.
All’interno, al pianterreno, in un salone già decorato da un fregio pittorico del tardo Cinquecento, all’inizio dell’Ottocento è stato eretto un teatrino, che è forse l’unico esempio di teatrino familiare in Friuli.
Al primo piano c’è un vasto salone dal soffitto a travature scoperte ed in altre stanze è presente una serie di locali illustrati da cieli pittorici. Nell’ala centrale si possono vedere la grande cucina caratterizzata dal grande focolare e la cappella domestica. Oltre al teatrino, un’altra particolarità è rappresentata dalla “cavana” che si apre sotto gli edifici; si tratta di un vano a fior d’acqua, abituale a Venezia per l’approdo delle gondole nei palazzi, ma inusuale in Friuli; probabilmente Valvasone era anticamente circondata da due rami del Tagliamento, per cui risultò necessario creare un approdo per le barche all’interno del castello.

DMF

Nota su rinvenimenti archeologici avvenuti in occasione della riqualificazione del Centro Storico.
valvasoneLavori di riqualificazione del manto stradale del centro storico di Valvasone sono stati una buona occasione per indagare i livelli sepolti della cittadina medioevale. Essi si sono concentrati in quello che viene comunemente definito “borgo interno” ovvero la seconda espansione urbana di Valvasone, che va da via Erasmo da Valvasone fino al termine di piazza Libertà.
Il borgo fu probabilmente realizzato entro la prima metà del XIV secolo e ciò è comprovato da documenti d’archivio.
Durante i lavori sono emersi alcuni edifici particolarmente interessanti, che sulla scorta dell’indagine stratigrafica si sono potuti datare a fasi antecedenti alla prima metà del XV secolo.
Particolarmente interessante è stato il rinvenimento di una struttura abitativa, realizzata in muratura, di cui si conservano solo le fondazioni ed il suggestivo pavimento realizzato con mattoni, alla quale in una delle fasi d’uso venne abbinata una fornace.
All’interno della piazza sono state individuate alcune strutture, in parte demolite dalla posa della linea fognaria predisposta alcuni decenni fa. Anche in questo caso si tratta di strutture che dovettero essere realizzate entro la prima metà del XV secolo.
Di particolare interesse una sequenza stratigrafica molto serrata e compressa che testimonia le prime fasi di insediamento di quest’area.
Di rilevante interesse è stata anche l’individuazione di una porzione della porta urbica la quale ha chiarito la posizione della porta stessa e le modalità realizzative….

Autore: Alexej Giacomini

Bibliografia:
– M. Baccichet, La Valvasone urbana tra progetto e contestazione sociale (sec. XIII-XVI), in AA. VV., Erasmo di Valvasone e il suo tempo, Pordenone 1996, pp. 13-59, part. pp. 21-25.
– Marco Salvador, Franca Truant, Valvasone nel Medioevo, Arti Grafiche Friulane, 1995, pag. 213,

Dipinto di Raffaello De Gottardo (https://www.ilfotomatico.com/pordenone-castelli-libro/)

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza