L’indagine estensiva condotta dalla Soprintendenza durante i lavori per la costruzione di un parcheggio interrato mise in luce, al di sotto dei resti del palazzo Savorgnan, un’area piuttosto ampia con i resti di 33 strutture protostoriche in fossa parzialmente intaccate da buche medievali.
I materiali raccolti coprono un arco cronologico piuttosto ampio che va dal BM/BR al Ferro pieno ed evoluto (risulta attestato sicuramente l’VIII secolo ma alcuni reperti potrebbero essere anche più recenti); in particolare per quel che riguarda le fasi più antiche di BM/R si segnala la fossa -313 con profilo a cono rovescio dalle dimensioni di 1,60×2 m, profondità 0,90. Particolarmente ricca appare la fase di BF2/Fe iniziale a cui sono state ricondotte 26 delle 33 fosse rinvenute; le buche sono in genere di forma ovale o circolare (larghe da 0,30 a 2,50 m) e risultano in intacco direttamente sulla ghiaia sterile.
Le buche larghe più di un metro contenevano riempimenti stratificati costituiti da falde di rifugi di abitato; tra queste si segnalano le fosse -466 e -200 che sembrerebbero riconducibili a due momenti diversi e cioè la -466 leggermente più antica e la -200 più recente. È stata isolata anche una fase di Ferro evoluto e maturo, rappresentata da tre piccole fosse larghe da 70 cm a 1 m.
Tra 14 aprile e 26 giugno 2003 e poi nelle giornate dell’8 e del 9 ottobre dello stesso anno vennero eseguiti i lavori per l’interramento delle linee Enel e Telecom nella parte nord-occidentale di piazza Venerio, verso la chiesa di S. Francesco. I saggi preventivi voluti dalla Soprintendenza e la sorveglianza dei lavori consentirono di mettere in luce una vasta area ad uso cimiteriale medievale, al di fuori di questa zona, all’estremità sud-orientale dell’area indagata furono individuati i fondi di cinque strutture in fossa contenenti ceramica protostorica, in genere piuttosto minuta; fa eccezione la fossa -168, di forma subrettangolare allungata in senso est-ovest, nel cui riempimento, US 167, è stata rinvenuta una tazza a corpo biconico quasi intera databile a Bronzo Medio.

Fonte: www.ipac.regione.fvg.it

Inoltre:
Palazzo Savorgnan, 1989: Monete e tessere dei secoli XIII-XIX venute alla luce nel 1989 ad Udine, durante gli scavi effettuati nel centro storico cittadino. Zecche di Aquileia e Venezia.
Bibl.: CANDUSSIO, LAVARONE 1993; SACCOCCI 1993 (tessere); BUORA, CANDUSSIO, LAVARONE 1994.
Fonte: Repertorio dei ritrovamenti monetari – edizione 17/2022, a cura di Luca Gianazza.

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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