Una lastra in calcare con iscrizione è murata nel cortile interno di palazzo Caiselli ad oltre 2 m. d’altezza.
L’iscrizione presenta un elenco di nomi appartenenti alla stessa famiglia ed è stata voluta da Caius Retinacius, che ricoprì la carica di duoviro.
Si data tra l’ultimo quarto del I sec. a.C. e il primo quarto del I sec. d.C. per la paleografia, l’onomastica e l’assenza del cognomen per uno dei defunti.
Secondo il Liruti fu scoperta a Zuglio intorno al 1640 e portata a Udine nella casa dei conti Caiselli.
Alla metà del Seicento Leonardo e Pietro Caselli – appartenenti ad una facoltosa famiglia di origine bergamasca da non molto stabilitasi a Udine e impegnata nel commercio dei tessuti serici – acquistarono alcune case in borgo S. Cristoforo e diedero inizio alla costruzione del palazzo, affidandola a Giovan Battista Stella. Successivamente, intorno alla metà del Settecento, Carlo Caiselli avviò una diffusa opera di modifiche interne e agli inizi del secolo successivo vennero fatte alcune acquisizioni, al fine di ampliare la parte posteriore del palazzo. In seguito, vennero attuate solo modifiche minori che portarono l’edificio ad assumere l’aspetto attuale.

Bibliografia:
C.I.L. V 1841.
F. MAINARDIS, Iulium Carnicum, Storia ed epigrafia, Trieste 2008, pp. 144-145 n. 46.

Periodo Storico:
Localizzazione Geografica
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