Assai meglio conservati sono all’incontro i due castellieri, che trovansi l’uno appresso dell’altro su due vette del Monte Grisa ad un altezza di 323 metri (T. I, f. 3). La loro posizione é oltremodo pittoresca ed assai bene scelta, precipitando la roccia su cui furono fabbricati quasi a strapiombo dal lato volto verso il mare, sicché da questa parte erano affatto inaccessibili e rendevano quindi superflua qualunque opera di difesa.
Al versante opposto invece, ove il monte va abbassandosi meno bruscamente, il castelliere inferiore possiede tre cinte concentriche, con ripiani corrispondenti. La cinta esterna non giunge a chiuderlo completamente, ma gira prima di arrivare al ciglio della roccia, lungo la vallecola interposta tra il castelliere inferiore ed il superiore, distanti tra di loro 170 metri, per modo che ambidue vengono compresi dal medesimo vallo comune. All’incontro il vallo medio e l’interno giungono fin quasi alla roccia perpendicolare, lasciando solamente in prossimità di questa due aperture per gl’ingressi ai lati opposti. Il vallo interno, lungo 128 metri, é assai bene conservato e completo, alto 1-1,5 metri, laddove il medio, distante da esso 30 metri e della lunghezza di 225 metri, trovasi più alterato. In quest’ultimo scorgonsi ancora chiaramente gli avanzi di una porta.
Meno esteso é il castelliere superiore, non avendo che una cinta della lunghezza di 138 metri. Il suo muro, solo parzialmente conservato, ha una grossezza di 1,40 metri ed al pari di quello dell’inferiore é semicircolare mancando del tutto dalla parte volta al mare. Il lungo e stretto dorso calcare inchiuso da esso é assai rupestre e non presenta che una spianata della larghezza di 3 a 6 metri girante lungo il muro, ove si raccolse uno strato poderoso di terriccio. É caratteristica in questo castelliere la presenza di un muro interno della grossezza di 1,10 metri costruito da grandi blocchi, che decorre parallelo al vallo, alla distanza di 2,30 metri da esso, al quale s’unisce di tanto in tanto con muri trasversali.
Verso l’estremità orientale ergesi un tumolo alto 3 metri, formato di sassi accatastati senza alcun ordine. Gli scavi praticati in questo e nel castelliere inferiore diedero, come sempre, una grande quantità di cocci, spesso ornati d’impressioni digitali. S’ebbero pure parecchi vasi interi, tra i quali alcuni piccolissimi, che non possono aver servito che da ballocchi.
Nel castelliere superiore si trovarono sopra un letto di sabbia gli avanzi di un inumato con un anellino di bronzo.

Tratto da:
– Carlo de Marchesetti, I castellieri preistorici di Trieste e della regione Giulia, in Atti del Museo civico di Storia naturale, Trieste 1903.

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
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