La chiesa di S. Giovanni è un semplice edificio monoabsidato, con al suo interno una vasca battesimale di forma poligonale. Prima dei restauri del Forlati la chiesa era stata trasformata in casa di abitazione. La facciata postica, che prolungava l’asse dell’edificio sino allo spigolo nord-est del campanile, fu demolita e con questo intervento venne identificata la facciata originaria dell’edificio.
In seguito fu realizzato il portico esistente, ricomposto attraverso l’utilizzo di materiale originario rinvenuto in loco e con l’ausilio di rilievi d’archivio ed impostato sulla linea di facciata del precedente ampliamento abitativo (FORLATI). Sulla base dell’analisi stratigrafica è però possibile ipotizzare un’ulteriore riduzione longitudinale dell’edificio originario.
La sequenza strutturale proposta è la seguente. Il primo momento costruttivo vede l’impiego di preesistenti fabbriche in arenaria (riconducibili ala basilica civile romana) come base fondazionale (Fase 1).
Queste vengono potenziate con l’imposta di elementi architettonici di reimpiego in calcare al fine di creare una base d’impianto regolare per l’alzato (Fase 2).
Segue la costruzione di un primo muro in arenaria e calcare riferibile all’edificio medievale originario (Fase 3); di esso si conservano solo scarsi lacerti di muratura frammisti ai monoliti calcarei, al di sotto di una linea di rasatura obliqua. L’edificio di Fase 3 viene quindi riedificato come rivela una seconda muratura in arenaria e calcare (Fase 4), con conci e bozze di dimensioni variabili, disposti in filari sub-orizzontali; la linea di facciata dei primi due edifici corrisponde probabilmente ad una sporgenza in linea verticale volutamente esaltata in fase di restauro.
L’edificio viene quindi ampliato oltre la prima linea di facciata e sopraelevato con la realizzazione della fascia in muratura comprendente le tre monofore (Fase 5). Un successivo intervento si registra nell’area della nuova facciata con la ricostruzione di una porzione di muratura (arenaria e calcare) probabilmente funzionale alla realizzazione del portico o nartece che sarebbe stato riscoperto e ricostruito dal Forlati (in grigio scuro nel rilievo).

Fonte: www.ipac.regione.fvg.it

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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