È collocata sull’omonima via che attraversa il borgo di Leonacco Basso, una frazione a sud-ovest di Tricesimo.
Il documento più antico che la ricorda è il Catapan (ASPT, Catapan, c. 95 r.; Beltramini 2002, 143), che riporta: Dedicatio ecclesię Sancti Martini de Luynaco ultima dominica mensis iunii, sub 1376.
La fonte fa riferimento alla dedicazione, ma è plausibile pensare che si tratti di una riconsacrazione dell’edificio preesistente distrutto, forse, da qualche calamità naturale (Venuti 1998, 1).
Nei secoli successivi la chiesetta compare citata in atti notarili (Venuti 1998, 1) e più volte nel Catapan, per lasciti e donazioni che la riguardano.
Nel 1511 il catastrofico sisma non la risparmiò sicuramente e come si legge sull’iscrizione collocata in facciata, fu interessata da lavori di ristrutturazione e di ampliamento sotto la cameraria di Leonardo Fabris fra il 1543 e il 1544. Assume così l’aspetto dei sacelli devozionali tardo gotici, ma continua a subire modifiche nei secoli successivi.
Per quanto concerne lo stato di conservazione va segnalato che dopo i restauri effettuati a seguito del sisma del 1976, la chiesetta non ha subito altri interventi.

Esterno: in facciata portico a capanna sostenuto da due pilastri in mattoni che si raccordano, a sinistra, mediante un muretto, ad un portone che in passato conduceva nel sagrato, e a destra ad una recinzione in pietra interrotta, che in passato fungeva da muro di cinta all’antico cimitero. Porta in pietra rettangolare inquadrata con cimasa e finestre rettangolari ai lati anch’esse incorniciate e dotate di inferriate. Finestra semicircolare sul lato destro dell’aula e sacrestia aggiunta nel sec. XVII. Sul lato ovest porta laterale arcuata, con stipiti e arco in pietra, protetta da un tettuccio costituito da una lastra di pietra posta su due modiglioni. Muratura in sassi intonacata con pietre angolari squadrate e sul colmo della facciata slanciata bifora campanaria.

Interno: l’aula rettangolare ha un sottotetto con un’orditura a capriate a vista. Di discrete dimensioni, la navata presenta a sinistra la porta d’accesso secondaria ed un apprezzabile pulpito ligneo, mentre a destra si osserva l’unico altare laterale. Sopraelevato rispetto alla navata, e da questa separato mediante l’arco trionfale, vi è il presbiterio rettangolare con volte a crociera. Lateralmente sul versante destro del coro, realizzata in tempi successivi come testimoniano le note di spesa e le porzioni di affresco tagliato, è presente la sacrestia.
Nel presbiterio si trova un importante ciclo affrescato che, all’epoca del rinvenimento, fu erroneamente assegnato al pittore cinquecentesco Gian Paolo Thanner. Venuti (1998, 2), documentando esplicitamente l’affermazione, viceversa attribuisce il lavoro all’artista Leonardo da Marano. Di altra mano ed epoca sono le pitture che compensano i vuoti creatisi a seguito dell’elevazione della copertura del coro. Lacerti di affreschi di epoche imprecisate, ma sicuramente anteriori a quelli del presbiterio, si leggono sulle pareti della navata di cui, quello di sinistra, risulta decifrabile limitatamente alla testimonianza grafica che ricorda la dedicazione della chiesa.
Degna di nota anche la pila dell’acquasanta che Marchetti (1972, 70) considera pre-gotica, riferendola al sec. XII.

Bibliografia:
– ASPT = Archivio storico parrocchiale di Tricesimo.
– ASPT, Catapan.
– Beltramini 2002 = Manuela Beltramini, L ’ obituario di Tricesimo, Istituto Pio Paschini, Udine.
– Bincoletto 2009 = Federico Bincoletto (a cura di), Sulle vie del Thanner. Itinerari alla scoperta dei tesori d ’ arte nelle chiese dei Friuli centro-orientale, Pro Loco “ Gio Batta Gallerio ”, Treppo Grande.
– Bertino – Costantini 2007 = Fabiola Bertino, Enos Costantini, Nons di lûc a Tresesin, Comune di Tricesimo, Tricesimo.
– Ceolan – Ellero – Vuerich 2011 = Giorgio Ceolan, Elpidio Ellero, Monica Vuerich, La chiesa di San Martino in Leonacco Basso di Tricesimo, Pieve arcipretale di Santa Maria della Purificazione, Tricesimo.
– Dreosto 1979a = Italo Dreosto, La chiesa di San Martino in Leonacco, “ Bollettino parrocchiale ”, agosto 1979.
– Dreosto 1979b = Italo Dreosto, La chiesa di San Martino in Leonacco, “ Bollettino parrocchiale ”, dicembre 1979.
– Dreosto 1982a = Italo Dreosto, L ’ angolo di Leonacco. Parrocchia di San Martino, “ Bollettino parrocchiale ”, dicembre 1982.
– Dreosto 1982b = Italo Dreosto, Chiese di Tricesimo, in Andreina Ciceri e Tito Miotti (a cura di), Tresésin, Società filologica friulana, Udine, pagg. 115-93.
– Dreosto 1983 = Italo Dreosto, Il ripristino della chiesa di San Martino, “ Bollettino parrocchiale ”, agosto 1983.
– Guida 1994 = Tricesimo. Guida con Stradario, Pro Loco Tricesimo, Tricesimo.
– Marchetti 1972 = Marchetti Giuseppe, Le chiesette votive del Friuli, a cura di Gian Carlo Menis, Società filologica friulana, Udine.
– Venuti 1998 = Tarcisio Venuti, Affreschi di Leonardo da Marano (1560 circa) nella chiesa di S. Martino Vescovo di Luynaco (Leonacco), “ Qui Tricesimo ”, (marzo 1998), 3.
– Villotta 2008 = Luisa Villotta, L ’ archivio storico della pieve di Tricesimo, Comune di Tricesimo, Tricesimo.

Fonte: Monica Vuerich, Le chiesette di Tricesimo.

Info:
Borgo Ellero, via San Martino
Riferimenti per la visita: Forania di Tricesimo tel. 0432 880780; ProLoco Tricesimo tel. 0432 881478

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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