A Tauriano, in Piazza Martina, sulla parete di una casa al civico 10, entro una nicchia è scolpita una Madonna seduta con il Bambino in braccio. La Madonna indossa una veste con ampio panneggio che ricade in morbide pieghe. Il volto, di tre quarti, è incorniciato da morbidi capelli trattenuti da un velo. Il Bambino, in piedi, è particolarmente paffuto. Il gruppo scultoreo è inserito in un arco con lunetta a conchiglia.
taurianoLa scultura è stata attribuita a Donato Casella (Goi 1970) per il “senso del volume e della composizione spaziale”. Secondo gli abitanti del luogo la Madonna proviene dalla chiesa di San Rocco al cimitero, ed era affiancata da un’altra scultura ora scomparsa. Bergamini (1984) ha definito questa Madonna “l’opera della metà del Cinquecento che chiude, in certo senso, l’excursus della scultura in pietra della zona”.
Donato Casella nacque da Bernardino di Chiarone, originario di Carona sul lago di Lugano, nella seconda metà del XV secolo, ma operò in Friuli dagli inizi del ‘500. Sposò Anna, figlia unica di Giovanni Antonio Pilacorte, ed abitò a Pordenone. Si suppone che abbia collaborato con il suocero nell’esecuzione di opere per il duomo di Pordenone. Il 26 giugno 1526 insieme con il Pilacorte compare come testimone in un contratto tra gli uomini di Travesio e il Pordenone, per gli affreschi che quest’ultimo avrebbe dovuto eseguire nella parrocchiale.
A Donato Casella, che in passato era pressoché sconosciuto, sono oggi attribuiti diversi monumenti in precedenza ritenuti opera di altri lapicidi più famosi.
Oltre la Madonna di Tauriano, sono oggi assegnati al Casella, tra gli altri, la porta e il fonte battesimale della chiesa di S. Lorenzo di Rorai Grande (1553-1559), un fonte battesimale a Torre di Pordenone (1532), un altarolo con la Madonna con Bambino e Santi (1531) della parrocchiale di Pozzo di San Giorgio della Richinvelda, una statua di San Nicolò per la parrocchiale di Castelnuovo del Friuli (1548) che con una seconda statua, attribuita al figlio Alvise documentato tra il 1548 e il 1582, sono ciò che rimane di due altari.

Fonti:
– Bergamini Giuseppe e Tavano Sergio. Storia dell’arte nel Friuli Venezia Giulia. Chiandetti Editore, Reana del Rojale 1991
– Bergamini Giuseppe. Arte e artisti del Rinascimento a Spilimbergo in Cantarutti Novella, Bergamini Giuseppe (a cura di) Spilimbèrc: 61m congres, 23 di setembar 1984 Societât filologjche furlane, 1984.
– Bergamini Giuseppe La scultura in pietra nel Rinascimento in Pastres Paolo (a cura di) Arte in Friuli dal Quattrocento al Settecento. Società Filologica Friulana, Udine 2008
– Goi Paolo Nuove ricerche sui lapicidi nel Friuli Occidentale, in «Il Noncello» 30 (1970)
– Dizionario biografico dei friulani: https://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/casella-donato-e-alvise/

Info:
Indirizzo: Piazza Mario Martina, 10 – 33097 Tauriano di Spilimbergo (PN)

Data ultima verifica: aprile 2022

Autore: Marina Celegon

Immagini: Marina Celegon

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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