A est della frazione di Tauriano del Comune di Spilimbergo, vicino al cimitero, si eleva per circa 5 metri e mezzo sul circostante piano di campagna una collina artificiale, probabile risultato del potenziamento di un tumulo protostorico. Sulla sommità del tumulo venne successivamente costruita una centa difensiva ed oggi vi si trova la Chiesa di San Rocco. In passato nell’area del tumulo sono stati recuperati frammenti di ceramica dell’età del bronzo.
La probabile identificazione della collinetta ove sorge la chiesa di San Rocco con un tumulo di età protostorica venne già avanzata da Ludovico Quarina nel suo lavoro del 1943, includendola tra “le tombe demolite e spianate in epoca lontana nella parte superiore per costruire sopra delle chiesette“.
Molti rilievi artificiali protostorici attualmente non sono quasi più riconoscibili, coperti dalla fitta vegetazione selvatica sviluppatasi da quando non vengono più sfalciati o scomparsi perché spianati in occasione del rimodellamento dei terreni agricoli e dei riordini fondiari.
Il tumulo di Tauriano costituisce un’eccezione ed è la struttura più imponente di questo tipo ancora conservata. La presenza sul rilievo artificiale di un edificio sacro, costruito su uno precedente nella prima metà del ’500, dopo che anche lo Spilimberghese era stato pesantemente toccato da un’epidemia di peste, ha consentito la conservazione del tumulo, la cui natura non è accertata non essendo stato oggetto di indagini sistematiche.
In epoca imprecisata la sommità del tumulo venne leggermente spianata per consentire la realizzazione di una Centa. Il piccolo rilievo era circondato da due ordini di mura, spesse 40 centimetri, che si elevavano probabilmente per 5-6 metri di altezza e che costituivano la difesa della Centa, elemento di protezione in caso di necessità per gli abitanti della zona. Il perimetro esterno misurava pressappoco 150 metri ed il terrapieno era sostenuto dalla seconda muraglia. Oggi delle mura rimangono deboli tracce poco sopra il piano di calpestio.
All’interno della Centa vi era un piccolo edificio sacro dedicato al culto, che risaliva al tempo in cui la cortina difensiva era funzionante. Pur non essendovi notizie documentarie è probabile che l’erezione della Cortina e del precedente edificio di culto risalisse ad almeno due o tre secoli prima dell’ampliamento che nel ‘500 portò all’attuale edificio, ampliamento che ragionevolmente avvenne quando la centa non venne più usata come struttura difensiva.
Infatti la chiesa attuale, oggi collocata a sud dell’asse centrale del pianoro che presenta una forma quasi circolare e un diametro di circa 24 metri, avrebbe occupato gran parte dello spazio disponibile nel quale avrebbero dovuto invece trovare posto la “canipa”, dove venivano immagazzinati i cereali e le altre derrate alimentari che i contadini dovevano versare alla chiesa, e gli edifici destinati ad ospitare quanti dalle vicinanze si rifugiavano entro la Centa in caso di pericolo.
E’ probabile che all’esterno della muraglia periferica esistesse un fosso, più tardi colmato, che con ogni probabilità accoglieva le acque del vicino torrente, ora imbrigliato a formare un canale.
Il benestare a costruire l’attuale chiesetta intitolata a San Rocco risale al 1512 e la stessa fu inaugurata nel 1523. Attorno alla chiesa cinquecentesca si trovava anche il cimitero, oggi spostato ai piedi del tumulo. L’edificio è preceduto da un portico quadrato a capanna con arco gotico sulla fronte e due archi a tutto sesto sui fianchi. Sul lato sinistro si appoggia la sacrestia con tre piccole finestre quadrate.
La facciata sotto il portico presenta una porta rettangolare riquadrata in pietra con lunetta e collocata tra due finestre quasi quadrate. In corrispondenza della facciata, sopra il tetto, si trova la bifora campanaria con alla sommità una statuetta in pietra del ‘500. Le cornici di gronda hanno un motivo a denti di sega. L’aula e il portico hanno un tetto unico a due falde con copertura in coppi.
Sotto il portico vi è una piccola acquasantiera in pietra a muro, e traccia di affreschi del ‘500 tra i quali un curioso affresco nel quale, per effetto della perdita di gran parte dell’immagine, sembra che da un calice esca un braccio benedicente.
All’interno l’edificio è ad aula rettangolare con travi a vista, illuminato da due finestre sul lato destro. Il presbiterio, con volta a crociera, è quadrato. Al piccolo presbiterio si accede tramite un arco con due balaustre in pietra. Anche all’interno sono presenti resti di affreschi cinquecenteschi con immagini di Santi ed una Madonna con bambino. All’interno vi è un’acquasantiera a muro ed un semplice altare in pietra.
La collinetta su cui sorge la chiesa è sottoposta a tutela integrale in considerazione della continuità d’uso che enfatizza il valore assunto dalla tomba monumentale nel corso del tempo sotto l’aspetto della ritualità per la presenza della Chiesa, mentre ha perso la valenza difensiva dell’epoca nella quale vi era presente la Centa.

Fonti
– Comune di Spilimbergo. Biblioteca Civica. AA.VV. Ricerche storico-archeologiche nello Spilimberghese. Comune di Spilimbergo 1986 (Quaderni spilimberghesi; 2)
– D’Agnolo Armando, Pettarin Silvia, Tasca Giovanni. I tumuli del Friuli occidentale: un aggiornamento delle conoscenze. In: Ancestral Landscape. Burial mounds in the Copper and Bronze Ages (Central and Eastern Europe – Balkans – Adriatic – Aegean, 4th-2nd millennium B.C.) Proceedings of the International Conference held in Udine, May 15th-18th 2008. Lyon : Maison de l’Orient et de la Méditerranée Jean Pouilloux, 2012. pp. 253-268. (Travaux de la Maison de l’Orient et de la Méditerranée. Série recherches archéologiques, 58); http://www.persee.fr/doc/mom_2259-4884_2012_act_58_1_3466
– Marchetti Giuseppe (a cura di Gian Carlo Menis). Le chiesette votive del Friuli. Società Filologica Friulana. Arti Grafiche Friulane, Udine riedizione 1990
– Miotti Tito. Castelli del Friuli. Feudi e giurisdizioni del Friuli occidentale. Del Bianco 1980
– Piano Paesistico regionale – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Decreto del Presidente della Regione del 24 aprile 2018, n. 0111/Pres e pubblicato sul Supplemento ordinario n. 25 del 9 maggio 2018 al Bollettino Ufficiale della Regione n. 19 del 9 maggio 2018, efficace dal 10 maggio 2018)
– Quarina, Lodovico Castellieri e tombe a tumulo in provincia di Udine In: Ce fastu?, a. 19(1943), n. 1-2
– Sito internet Le Chiese Italiane
– Sito internet Tauriano http://www.tauriano.com/index.php

Info:
Via Cavalleggeri di Saluzzo, frazione Tauriano 33097 Spilimbergo PN
la chiesa è solitamente chiusa.

Data ultima verifica: agosto 2023

Autore: Marina Celegon

Galleria immagini: immagini dell’esterno Marina Celegon. Le immagini dall’alto e dell’interno provengono dal sito web Tauriano al link http://www.tauriano.com/san-rocco.html

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza