La prima notizia certa della Parrocchiale della frazione di Barbeano a Spilimbergo si ha nel 1187, quando la chiesa venne ricordata in una bolla di papa Urbano III. L’edificio venne consacrato nel 1459 assieme all’altare dedicato a San Giovanni, mentre il portale attribuito a Carlo da Carona, il fonte battesimale di Battista di Fanna e l’acquasantiera sono di poco successivi.
L’edificio venne ampliato e riconsacrato nel 1530 e successivamente venne rimaneggiato più volte, in particolare nel 1800 e a metà del 1900, con l’aggiunta della sacrestia. Nel 2005 l’intero bene venne restaurato e risanato. Il campanile, realizzato nel XVII secolo, è stato ricostruito in forme moderne dopo il terremoto del 1976.
Oggi la facciata a salienti fa intuire l’interno a tre navate. Al centro si apre il portale maggiore con al di sopra una bifora con archi a tutto sesto, sormontata da un oculo. Al vertice del timpano svetta una croce.
Il portale maggiore è cinquecentesco ed è opera di Carlo di Francesco da Carona (detto Carlo da Carona o Carlo da Udine), nato verso il 1485 e trasferitosi ancor giovane in Friuli. Attivo dal 1509 al 1545 visse prima a San Daniele e poi a Udine ed ha lasciato un certo numero di sculture che testimoniano della bontà della sua arte: fonti battesimali, portali, altari, statue e bassorilievi. La figura di Carlo da Carona sta recentemente acquisendo un nuovo spessore essendo stato oggetto di numerosi studi che gli hanno assegnato, per via documentaria o attributiva, un cospicuo numero di opere prima erroneamente attribuite ad altri autori o prive di paternità.
A Barbeano rimangono due portali da lui realizzati tra i quali quello della Parrocchiale che è lavorato nell’architrave e negli stipiti con motivi a tulipani e ovoli e con figure in bassorilievo raffiguranti in alto al centro dell’architrave l’Eterno Padre, al centro del lato interno dello stipite sinistro San Giovanni Battista e di fronte sullo stipite destro Santa Maria Maddalena. Parte degli stipiti è stata rifatta per la tendenza della pietra a sfaldarsi.
All’interno le tre navate sono separate da tre arcate su due pilastri a forma rettangolare. Il pavimento è in seminato veneziano. L’altare maggiore risale al periodo tardo barocco: presenta le statue di Santa Maria Maddalena e San Vincenzo Ferrari.
Nella parrocchiale si conserva anche un fonte battesimale del 1537 con putti che sostengono il fusto, opera di Battista di Fanna quondam Giovanni Bergamasco, uno dei lapicidi lombardi minori che nel Cinquecento operarono nel pordenonese, realizzando opere che si pongono nella tradizione scultorea dei più famosi Pilacorte e Carlo da Carona. Oltre al fonte la chiesa conserva anche un’acquasantiera a stelo cinquecentesca.
Dai documenti risulta inoltre che nel 1495 a Bartolomeo da S. Vito (o Bartolomeo dall’Occhio) venne richiesta dal «comune» la realizzazione di un’ancona lignea per la chiesa di S. Maria Maddalena della quale si sono perse le tracce.
Attorno alla chiesa sorgeva una centa, una struttura di carattere difensivo della quale non rimangono praticamente tracce, che doveva avere una forma irregolare e che forse era munita di fossati. Nelle vicinanze dell’abside è ancora possibile vedere una piccola roggia, corso d’acqua probabilmente usato per alimentare il fossato della struttura difensiva medievale.

Fonti
– Bergamini, Giuseppe Arte e artisti del Rinascimento a Spilimbergo In: Spilimbèrc: 61m Congres, 23 di setembar 1984
– Bergamini Giuseppe Architetti e lapicidi ticinesi in Friuli tra Quattro e Cinquecento. Uno sguardo d’assieme. In Artisti in Viaggio 1450-1600 Presenze foreste in Friuli Venezia Giulia. Atti del Convegno “Artisti in viaggio, 1450-1600. Presenze foreste in Friuli Venezia Giulia” Villa Manin di Passariano, Codroipo (Udine), 24-25 ottobre 2003
– Bergamini Giuseppe e Paolo Goi Secoli d’arte a Spilimbergo, la splendida Città del Mosaico in Friuli nel Mondo Anno 47 – Numero 526 Luglio 1998
– Bergamini Giuseppe La scultura di Carlo da Carona. Società Filologica friulana 1972
– Rizzi Aldo Profilo di storia dell’arte in Friuli. 2. Il Quattrocento e il Cinquecento. Del Bianco Editore 1979.
– Sito internet CHIESE ITALIANE http://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=65781
– Sito internet – http://www.ipac.regione.fvg.it/aspx/ViewProspIntermedia.aspx?idScheda=25&tsk=CA&tp=vRco&idAmb=120&idsttem=6&selTSK=CA&order=0&cosaCerca=CENTA%20DI%20BARBEANO&START=1

Info:
Indirizzo: Piazza Pasubio, 3, fraz. Barbeano 33097 Spilimbergo PN
la chiesa è normalmente aperta in occasione delle funzioni.

 

Data ultima verifica: agosto 2023

Autore: Marina Celegon

Galleria immagini: Marina Celegon. Mappa dal catasto napoleonico e foto dall’alto dal sito IPAC.

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza