Sulla strada che da Socchieve porta a Nonta fu scoperta casualmente nel 1887 una necropoli ad incinerazione (F13 II SE, m 447).
Furono trovati oggetti d’ornamento vari riferibili tra l’VIII e il V secolo a.C. ed inquadrabili nell’orizzonte paleoveneto (Este II): tre spilloni, di cui uno del tipo Randi, due armille a spirale, tre anelli, un frammento di lamina decorata, un frammento di bottone, frammenti di fibula ad arco foliato e ad occhiali, un’armilla a costolature, tre pendagli di cui due a cestello.
Altre deposizioni della necropoli hanno fornito pochi oggetti riferibili all’epoca romana, tardo-romana ed alto-medioevale, tra cui una fibula ed un bracciale di tipo Jerezine del I secolo a.C.
Il materiale è stato depositato presso il Museo Civico Archeologico di Udine.

Bibliografia:
MORO 1956, p.150; ANELLI 1954-57, p.44; CARANCINI 1975, p.305 (tav.76, fig.2436); PETTARIN 1988, c.17 ss. (tav.II, fig.3; tav.III, fig.8); GIORGESSI 1991-92, p.89 s.; VANNACCI LUNAZZI 1994b, p.240 s. (fig.2, nr.3-11; fig.3).

Vedi anche: Socchieve, localita Nonta, di Silvia Pettarin, in Gortania n. 35 – 2013
Nelle collezioni archeologiche dei Civici Musei di Udine sono conservati dei manufatti in bronzo rinvenuti in alcune tombe a cremazione venute alla luce nel 1877 a Socchieve (Alpi Carniche). Gli oggetti – elementi di cintura, spilloni, fibule, un orecchino, un’armilla e alcuni pendenti -, appartengono a corredi dell’età del ferro. Si tratta di oggetti per lo più riferibili a gruppi culturali hallstattiani dell’arco alpino orientale, in particolare a quello di Santa Lucia di Tolmino (Slovenia).

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
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