Questa tomba a tumulo, che risultava già demolita ai tempi del Quarina, riveste notevole importanza perché resta una testimonianza scritta da don A. Sbaiz di ciò che si rinvenne al momento della sua demolizione, avvenuta negli anni Venti del XX secolo.
Lo studioso riferisce che “si trovò […] terra comune con ciottoli alquanto grossi, i quali nel centro formarono un pozzetto epigeo di muro a secco, della capacità di circa un metro per ottanta centimetri restringentisi nella sommità a volta acuta con una pietra-cuneo nel vertice, quasi chiave della volta stessa. Entro il vano, appoggiato di fianco ma con le braccia e le gambe in posizione di accoccolato, fu rinvenuto uno scheletro umano di media statura, che al contatto dell’aria, si sfasciò e le ossa in pochi giorni si polverizzarono completamente. Nella cavità, per quanto si fosse cercato diligentemente, non si trovò nessun oggetto, nè monete, nè traccia di ferro.” (SBAIZ 1924, pp. 7-8, riportato anche da QUARINA 1943, pp. 80, 85). È la prima ed unica descrizione sufficientemente accurata, relativa ad uno dei numerosi tumuli che costellavano le rive del Corno ancora all’inizio del Novecento, progressivamente spianati senza che rimanesse pressoché traccia o documentazione nella bibliografia nota.
La struttura descritta dallo Sbaiz sembra richiamare abbastanza bene quelle dei tumuli della pianura friulana scavati e documentati con criteri scientifici successivamente, a partire dagli anni Ottanta. Nel 1924, lo Sbaiz riportava ancora come visibili rispetto al piano di campagna, tra Mereto e Sedegliano numerosi monticelli artificiali, isolati e rotondi, con una circonferenza variabile tra i 15 e i 50 metri e un’altezza variabile tra 1,5 e 3,5 metri; in particolare, sulla sponda destra del Basso se ne contavano ancora dodici (SBAIZ 1924, pp. 7-8). Nel 1985, C. Rinaldi riportava ancora come esistenti nel comune di Sedegliano, lungo la sponda del Corno, a N-E di Coderno, almeno quattro tumuli, attualmente demoliti (RINALDI 1985, pp. 21, 24-5).

Bibliografia:
– Cividini 1997, p. 9; Dreosto 1984, p. 250; Rinaldi 1985, pp. 21, 24-5; Sbaiz 1924, pp. 7-8;
– Ludovico Quarina, Castellieri e tombe a tumulo in provincia di Udine, in “Ce Fastu” Bollettino della S.F.F., Anno XIX – n. 1 – 2 Aprile 1943.

Fonte:
DVD – Terra di Castellieri – Archeologia e Territorio nel Medio Friuli – Sezione B – L’età protostorica, SIAE – cre@ttiva 2004

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
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