Il nome Coderno palesa in modo inconfutabile una identità romana, offerta dal riferimento del cippo stradale “quaterno lapide”, ma la presenza di reperti e di pratiche cimiteriali a tumulo evidenziano anche civiltà preromana.
La località si trovava lungo una strada che proveniva da Concordia, attraversava il Tagliamento nel guado di Pieve di Rosa e per Codroipo (Quadruvium) si congiungeva nei pressi di Gemona alla cosiddetta Julia Augusta.
Nel sec. XIII la villa di Coderno era sotto la giurisdizione del castello di Variano, mentre nel sec. XIV e XV sotto i signori di Spilimbergo.
Ecclesiasticamente, Coderno dipendeva da Sedegliano, ma nel corso del settecento e dell’ottocento la comunità di Coderno manifestò sempre di più l’esigenza all’autonomia. Nel 1922 con decreto vescovile, Coderno ottenne la vicaria e nel 1954 la parrocchia.
Il nome di Coderno (in friulano Codèr) deriva dal latino “quadernum cum decima” (ogni quarta parte) con riferimento probabile ad un territorio coltivato (possibile allusione alla centuriazione).
L’identità romana è offerta anche dal riferimento al cippo stradale “quaterno lapide”.

Bibliografia: Agnul M. Pittana, I nons dai paîs dal Friûl di Mieç, P.I.C. del Medio Friuli 2002

Immediatamente a est dell’abitato di Coderno, in un tratto della vasta area pianeggiante che si eleva sulla destra del Corno, è stata scoperta durante le indagini preventive per la posa in opera del metanodotto del 2007 un’alta concentrazione di frammenti ceramici attribuibili all’età del bronzo.
Lo scavo condotto successivamente in quest’area ha consentito di riconoscere i resti di tre case, costruite in momenti diversi nella tarda età del bronzo.
Vedi sull’età del bronzo anche l’allegato: Vinci-Vitri-et-Alii-Coderno
Vedi anche:
Il controllo archeologico, condotto su iniziativa della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 in occasione della messa in opera di un metanodotto Snam Rete Gas sulla linea Flaibano-Gonars, ha consentito di individuare significativi resti insediativi riferibili alla tarda età del bronzo presso Coderno di Sedegliano (Udine). Lo scavo ha messo in luce una sequenza stratigrafica pertinente a tre successive fasi di frequentazione antropica. Nello specifico, si tratta di tre capanne in parziale sovrapposizione tra loro delimitate da buche di palo, aventi forma rettangolare e dimensioni variabili (7,60-8×4-4,5 m ca per le strutture A e B; 13×5 m ca per la struttura più recente denominata C).
Grazie allo studio cronotipologico è stato possibile inquadrare i materiali, quasi esclusivamente ceramici, all’interno della facies dei castellieri friulani e datare il periodo di frequentazione dell’area tra un momento avanzato dell’età del bronzo recente e l’inizio del Bronzo Finale. Si tratta di un ritrovamento di notevole interesse che potrebbe suggerire, per questo periodo, una frequentazione sparsa della pianura friulana a scopi agropastorali.
Le_capanne_della_tarda_eta_del_bronzo_di, Giacomo Vinci, Antonio Persichetti, Serena Vitri.

Vedi anche: La vita quotidiana nei villaggi protostorici – 2.3, a cura di Federica Zendron, Francesca Ciroi, Susi Corazza, Giovanni Tasca.

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza