RIVE D’ARCANO (UD), fraz. Arcano Superiore. Chiesetta di San Mauro.

La chiesetta di San Mauro a Rive d’Arcano è situata sul terrazzo fluviale del fiume Corno ed è circondata da un muretto in ciottoli che circonda anche il vecchio cimitero. La chiesa è citata in un documento risalente al 1238 come appartenente al castello dei nobili Tricano. Nel 1390 venne eretta a cappellania. L’edificio fu distrutto dai Turchi alla fine del Quattrocento, assieme al castello, e poco dopo ricostruito.
L’edificio attuale risale al Cinquecento ed è il risultato di rimaneggiamenti e ampliamenti di quanto restava della chiesa precedente risalente ai secoli XII-XIII, come testimoniano gli affreschi ritrovati all’interno.
Dopo il terremoto del 1976, la chiesetta è stata totalmente ristrutturata, mantenendo le forme architettoniche del XVI secolo.
La muratura è in sassi intonacata, con giro di archetti pensili, intrecciati, in cotto, sotto la gronda.
La facciata, è a doppia falda a capanna, con bifora campanaria sull’apice ed è preceduta da un portico a tre spioventi aperto ai due lati da arcate a sesto ribassato e rivolto sulla fronte verso la rigogliosa vegetazione antistante. Il portale d’ingresso è in pietra modanata.
L’edificio è ad aula con presbiterio a pianta rettangolare di volumetria inferiore, introdotto da un arco trionfale a sesto acuto, rialzato di due gradini e con volta a crociera con vele distinte da costoloni. A meridione sporge il basso corpo quadrangolare della sacrestia.
L’interno è a capriate lignee a vista, la copertura è in coppi di laterizio. L’interno prende luce da tre ampie finestre rettangolari di cui due a meridione. La pavimentazione è in cemento lisciato e le pareti sono ad intonaco grezzo.
All’interno, sulla parete destra, è collocato l’affresco più antico, databile attorno ai secoli XII-XIII, raffigurante Cristo Giovanetto; sulle pareti e sulla controfacciata si trovano invece gli affreschi con il Giudizio Universale, Storie della vita di Cristo, Madonna con Bambino, Santi, Incoronazione della Vergine della fine del secolo XIV o degli inizi del secolo successivo e riferibili alla scuola friulana post-vitalesca.
In facciata e sulle pareti esterne sono murate alcune lapidi.