reana

La chiesetta di Santa Maria degli Angeli sorge nel centro abitato di Reana del Rojale, presso l’ingresso sud dell’antica Centa. Venne costruita intorno al 1460, probabilmente per devozione dagli abitanti di Reana, dato che al centro della Centa vi era già la chiesa dei Santi Felice e Fortunato.
Almeno dal 1429 esisteva in Reana una Confraternita della Madonna e di tutti i Santi che, in epoca successiva, si trasformò nella Confraternita della Madonna della Cintura. Le devozioni per la Madonna della Cintura e per La Madonna Assunta sono molto legate dato che una pia tradizione racconta che la Madonna, quando venne assunta in cielo, lasciò cadere la sua Cintura. Affine era anche il culto della Madonna degli Angeli in quanto la Vergine veniva portata in cielo dagli angeli.
La chiesetta fu presto provvista di apposito cappellano incaricato di officiare e Papa Sisto V (papato 1585 – 1590) insignì il piccolo santuario d’indulgenza. Fino a quando nel XVIl secolo venne costruito il santuario del Carmine a Ribis la chiesa della Madonna degli Angeli fu, in zona, il principale santuario dedicato alla Vergine.
La chiesa è un edificio ad aula rettangolare con abside costeggiata dalla strada. Sul lato sinistro venne aggiunta in un qualche momento la sacrestia. La facciata è preceduta da un loggiato con copertura lignea a cinque spioventi sorretti da quattro pilastri in pietra appoggiati su un muretto. La facciata è a capanna, con piccolo rosone e sormontata da alta bifora campanaria con due campane. Sulla più antica si trova l’iscrizione: “Opus Antonii Aldrici de Sailodio MDL” mentre l’altra venne fusa nel 1856.
La muratura è in pietre grezzamente squadrate con pietre angolari più grandi mentre solo la facciata è intonacata. Il portale e le due finestre laterali sono rettangolari e contornate in pietra. L’interno è a navata unica e presenta a destra una monofora ogivale nella navata e una finestrella rettangolare nell’abside, sulla sinistra un ingresso secondario. Il soffitto è a vista con struttura lignea e tavelle in laterizio. Il presbiterio quadrato è sopraelevato di un gradino e presenta un’abside con copertura a vela e costolature. La pavimentazione è in mattonelle di cotto.
La composizione dipinta ad affresco sull’arco trionfale rappresenta al centro la Madonna Assunta, racchiusa nella mandorla, che sale tra le nubi fra voli di angeli, mentre ai suoi piedi assistono alla scena gli apostoli in adorazione. Il gruppo di personaggi è racchiuso in una cornice architettonica costituita da due colonne bianche con capitello che sostengono un arco trilobato.
Ai lati della scena principale è rappresentata l’Annunciazione: a sinistra l’Arcangelo Gabriele che reca nella mano sinistra il ramo di giglio fiorito e il cartiglio, a destra la Vergine inginocchiata in atteggiamento umile. Al di sopra lo Spirito Santo in forma di colomba.
Gli affreschi sono stati da alcuni attribuiti al pittore Antonio di Francesco da Firenze, meglio noto come Antonio da Firenze, per la somiglianza con opere dello stesso conservate in Friuli. L’artista, arrivato a Udine nel 1480, fu maestro di Pellegrino da San Daniele e di altri pittori minori. Gli affreschi vennero realizzati tra il suo arrivo a Udine e prima del 1506, anno in cui risulta già morto.
La chiesetta subì danni dal sisma del 1511, ma la confraternita la riparò rapidamente chiamando Gian Paolo Thanner a realizzare nuovi affreschi. Non è noto se lo stesso Thanner ebbe anche l’incarico di restaurare dai danni del terremoto il grande affresco sulla facciata dell’arco trionfale.
Gian Paolo Thanner (ca. 1475-1560), pittore e intagliatore, era figlio del bavarese Leonardo Thanner, anch’egli intagliatore e pittore. Abitò prima a Cividale e poi a Tarcento, ed affrescò numerose chiesette rurali soprattutto nei paesi tra Torre e Natisone. Degli affreschi del Thanner, che forse avevano decorato una parte maggiore delle pareti della navata, rimangono solo tre scene.
Al di sotto della figura della Madonna Annunziata un riquadro raffigurante una Madonna, seduta su un ampio trono, che tiene sulle ginocchia il Bambino Gesù benedicente, con due cherubini che, in alto, chiudono la composizione. Sulla parete destra altri due riquadri con San Rocco, con il bastone da pellegrino in mano mentre mostra la piaga nella coscia sinistra, e San Sebastiano legato ad una colonna con il corpo trafitto da numerose frecce. Piaghe e frecce sono allusivi alla peste che aveva colpito gravemente il Friuli nel 1512 dopo il terremoto del 1511, malattia di cui i due santi erano considerati protettori.
Al di sotto della figura di san Rocco vi è un’iscrizione su due righe in caratteri gotici con la dedicazione di un certo Domenico Biasio de Reana e la data 26 luglio 1519, data alla quale vengono riferiti i tre affreschi del Thanner.
In epoca recente la chiesetta subì dei restauri nel 1927 nel corso dei quali gli affreschi vennero recuperati da una soprastante stratificazione di pittura a calce che li celava completamente. Il terremoto del 1976 provocò gravi lesioni all’edificio che, in seguito, venne ristrutturato. Tra gli anni 2003 e 2004 l’edificio fu oggetto di un ulteriore intervento di ristrutturazione e consolidamento per consentire il restauro totale degli affreschi ultimato nel 2005.
Nel presbiterio si trova un piccolo altare settecentesco dalle forme semplici al di sopra della quale una teca contiene un gruppo statuario della Madonna con Bambino.

Fonti:
– Bergamini, Giuseppe Le chiese di Reana del Rojale Deputazione di storia patria per il Friuli 2018
– Bergamini Giuseppe e Tavano Sergio. Storia dell’arte nel Friuli Venezia Giulia. Chiandetti Editore, Reana del Rojale 1991
– Marchetti Giuseppe (a cura di Gian Carlo Menis). Le chiesette votive del Friuli. Società Filologica Friulana. Arti Grafiche Friulane, Udine riedizione 1990
– Rizzi Aldo Profilo di storia dell’arte in Friuli. 2. Il Quattrocento e il Cinquecento. Del Bianco Editore 1979.
– Venuti Tarcisio Chiesetta di S. Maria degli Angeli a Reana Chiandetti 2006

Indirizzo: Via della Chiesa, 10. angolo via C. Nanino – 33010 Reana del Rojale UD
Data ultima verifica: agosto 2020

Info: la chiesetta è aperta in aoccasione delle funzioni liturgiche.
Riferimento per la visita: Parrocchia di Reana del Rojale tel. 0432 857017

Autore: Marina Celegon

Galleria immagini: Marina Celegon.

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza