castelmonte

Le sue origini, probabilmente, risalgono all’epoca romana quando era sicuramente abitato per la sua posizione dominante e sicura; forse ospitò anche un luogo di culto paleocristiano fin dal V-VI secolo.
Agli inizi dell’era cristiana Cividale era appena stata fondata, quasi sicuramente nel 50 a.C. da Giulio Cesare, che le diede anche il nome (Forum Iulii), per assicurarsi il controllo del territorio verso il confine nord orientale. La sua posizione a ridosso delle Alpi ai bordi della pianura friulana, a poca distanza da Aquileia, con la quale era stata collegata da una strada, che proseguiva lungo il fiume Natisone verso il nord-est, ne indicavano il destino.
castelmonteInizialmente fu una fortezza come dimostra la prima cinta murata, poi allargata nel secondo secolo. Una accentuazione del ruolo avvenne in età costantiniana quando sorsero una serie di castelli di difesa sulla strada da Aquileia a Lubiana (Emona), che venne completata in seguito da un vero e proprio vallo delle Alpi Giulie e che partiva da Fiume (Tarsatica) per arrivare sui crinali verso nord. In quest’ambito Cividale era un perno importante, intorno al quale sorsero una serie di difese: Monte Guarde, Cladrecis, Castelmonte, monte Barda, valle del Natisone, Biacis, ecc.
La presenza romana a Castelmonte ha trovato una decisa testimonianza nei lavori di scavo per l’allargamento della cripta del santuario compiuti negli anni intorno al 1960. A due metri di profondità dal pavimento attuale, a metà circa della chiesa, è stato rinvenuto un pavimento di cocciopesto di circa metro 4 x 2, ma in origine probabilmente più grande, predisposto all’impermealizzazione e con un bordo che si alzava di una ventina di centimetri, continuando poi nella roccia. Studiosi ed esperti hanno riferito il pavimento all’uso romano dei secoli III-IV d.C., osservabile nella non lontana Aquileia o anche nel pavimento di un’antica chiesa cividalese ora scomparsa, Santo Stefano, dalla quale per qualche tempo il santuario dipese.
Il colle di Castelmonte, già organizzato alla difesa dai romani, sarebbe stato poi occupato durante le invasioni barbariche, prima dell’arrivo dei Longobardi, da gruppi di cristiani in fuga dagli invasori.
I secoli V e VI furono infatti secoli di invasioni, ma mentre Aquileia veniva sopraffatta e decadeva, Cividale, fuori strada e poco appetibile, crebbe la sua importanza fino a diventare il caposaldo del sistema difensivo ai piedi delle Alpi orientali. Crebbe ancor di più sotto il dominio longobardo, che vi stabilì lì la capitale del primo ducato.
Il primo documento nel quale questo Santuario viene citato reca la data del 18 giugno 1175 (apud Alzidam et S. Mariam de Monte).
Fino all’agosto del 1253 la chiesa di Santa Maria in Monte ed i beni annessi appartennero alla mensa del preposito di Santo Stefano di Cividale.
Da quest’epoca in poi iniziarono consistenti lavori di ampliamento, ma nel 1469, in séguito ad un disastroso incendio causato da un fulmine che colpì il tempio, si deliberò subito la ricostruzione che era ancora in corso quando nel 1477 si ebbe una fra le più gravi incursioni da parte dei Turchi in Friuli.
Successivi danni furono provocati dai terremoti che colpirono il Friuli rispettivamente nel 1511 e nel 1513.
Attualmente, nonostante gli interventi realizzati in epoca recente soprattutto a séguito delle distruzioni subite durante l’ultima guerra mondiale, mantiene il suo aspetto di santuario fortificato, rinserrato entro il possente circuito murato, protetto da torri e rafforzato nel 1647 sotto la direzione del cividalese Iseppo Cantinella, con al centro la grande chiesa attorniata dagli edifici monastici e dalle abitazioni costituenti il borgo.

Bibliografia:
– Miotti T. 1988, Le giurisdizioni del Friuli orientale e la Contea di Gorizia, volume III, pp. 102-111;
consorziocastelli.it; luoghimisteriosi.it
– Gabriele Ingegneri, Storia del Santuario di Castelmonte, Ed. La Madonna di Castelmonte, 2002

Info:
Santuario Beata Vergine, 33040 Prepotto UD. Si trova a 7 km da Cividale del Friuli.
Orario apertura: Ogni giorno: 7.30-12; 14.30-18. La domenica: 7.30-18.
Tel. 0432 701267

Autori: Feliciano Della Mora, Valentina Flapp

Immagini tratte da vocidaiborghi.com

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza