Il castello era stato probabilmente edificato tra l’XI e il XII secolo a difesa dei confini occidentali del Patriarcato di Aquileia, resi insicuri dalle incursioni dei signori della Marca trevigiana.
Verso la fine del XVI secolo il castello era senza mura e con poche case, ad eccezione dell’abitazione dei signori dello stesso, probabilmente in seguito alle incursioni dei Turchi e al terribile terremoto del 1511.
Nei due secoli successivi presumibilmente perché ritenuto inutile dalla Repubblica veneta come opera difensiva, fu lasciato in abbandono.
Solamente nel XVIII secolo al suo posto venne costruito il palazzo Panigai-Ovio. Quest’ultimo è strutturato in un corpo centrale a tre piani sovrastato dal timpano e da due ali laterali. Esso fu progettato dall’architetto veneziano Piero Checcia, autore del primo Teatro La Fenice. La facciata è caratterizzata da un grande portale e da tre ordini di finestre.
All’interno sono presenti affreschi settecenteschi e arredi originali. Degna di nota è l’antica cucina munita di attrezzature d’epoca.
Il fu castello, oggi elegante palazzo, è fortemente legato alla famiglia Panigai, che dal XVI secolo si distinse in due rami. La discendenza di uno di questi continua oggi nella famiglia Ovio-Rambaldo, nobile di Sacile, proprietaria del palazzo.
Tra i personaggi della famiglia Panigai è degno di nota il pre’ Bortolo, scienziato e geografo del re del Portogallo, per conto del quale nel XVIII secolo tracciò i confini tra i possedimenti spagnoli e quelli portoghesi dell’America Latina.

Info:
La storia del Palazzo Panigai Ovio https://palazzopanigaiovio.it

Dipinto di Raffaello De Gottardo (https://www.ilfotomatico.com/pordenone-castelli-libro/)

 

 


 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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