A Nimis erano presenti due borghi con due cente. Una intorno alla pieve dei Santi Gervasio e Protasio e l’altra a Borgo Centa. Per quanto riguarda la prima, essa si era costituita ai piedi del colle dove sorgeva il castello. Non sono presenti evidenze materiali della struttura difensiva, al di fuori della posizione sopraelevata della chiesa e della presenza di un campanile a torre; tuttavia anche il toponimo Pecol (rialzo) di Cente sembra indicarne la presenza. Dal catasto napoleonico si nota la disposizione circolare degli edifici attorno alla chiesa, tipica delle cente.

La pieve intitolata ai Santi Gervasio e Protasio è una delle chiese più antiche del Friuli.
Le ricerche archeologiche hanno permesso di rimettere in luce più fasi costruttive, la più antica delle quali è identificabile con una piccola basilica a pianta rettangolare (VI-VIII sec.) con presbiterio quadrangolare e preceduta da un nartece.

Nel corso del IX sec. venne aggiunta una torre.

Nel XII sec. ha assunto le dimensioni attuali mentre gli influssi gotici sono relativi ad una ricostruzione successiva al terremoto del 1348.
L’interno, suddiviso in tre navate, presenta nell’arco trionfale, su tre registri sovrapposti, gli affreschi più antichi, databili interno alla II metà del XIV sec. e raffiguranti un ciclo comprendente Annunciazione, Resurrezione, Visitazione, Madonna col Bambino e Santi.

Info:
normalmente la pieve è aperta; in caso fosse chiusa, rivolgersi alla casa di fronte.
SR 356 n. 31 – 33045 Nimis UD

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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