mossa

II Preval è un luogo d’incomparabile bellezza naturalistica con la sua area geografica collinare posta a cavallo del confine italo-sloveno. Al di la delle colline, come scrisse Celso Macor, l’occhio può ammirare l’altro stupendo scenario naturale delle cime svettanti e maestose delle Alpi Giulie (vedi in calce un allegato su “L’Ambito del Preval).
Nella vallata fin dal secolo X c’e un luogo sacro testimoniato dalle vestigia archeologiche e dal ‘300 da documenti archivistici con il nome di Santa Maria del Preval.
Le prime attestazioni archeologiche di un edificio sacro in Preval sono invece altomedioevali, una costruzione a ferro di cavallo risalente all’VIII – X secolo, dell’ancona originaria non è stata rinvenuta alcuna traccia neppure nel corso degli scavi archeologici.
Statio dei pellegrini diretti a Montesanto fin dal ‘500 fu oggetto delle cure pastorali e delle visite dei Patriarchi di Aquileia (Mossa nell ‘XI secolo ospitava il Castello degli Eppestein, Avvocati del patriarca di Aquileia).
Dobbiamo lasciar trascorrere quasi due secoli per trovare, come si evince dagli Atti delle Visite Pastorali del primo vescovo goriziano, il Principe Arcivescovo Carlo Michele d’Attems, una chiesa arricchita di altari marmorei per la munificenza del Barone Agostino Codelli.
Questi non solo ebbe il merito di concretizzare la decisione dell’lmperatrice Maria Teresa d’Austria di creare la diocesi di Gorizia, donando Palazzo, chiesa e dote all’arcivescovo, ma restaurando e ampliando i templi nel suo dominio di Mossa e tra questi particolarmente la Chiesa del Preval.
mossaLa Madonna del Preval (sec. XV) da sempre appartenuta alla Comunità di Mossa, rientrando la sua Chiesa nella giurisdizione della Pieve, da secoli ha costituito un oggetto di attrazione religiosa e devozione di grande valore.
Opera in legno intagliato, dorato e dipinto, per le sue caratteristiche e proporzioni può essere ritenuta senza alcun dubbio espressione di quella scuola tolmezzina che rappresenta uno dei fenomeni storico-artistici più interessanti e originali del nostro Friuli e che ebbe il suo maggiore esponente in Domenico da Tolmezzo.
Anche se l’opera nel corso di cinque secoli, ha visto alcuni interventi di “restauro” non sempre rispettosi del la sua originalità, pur sempre esprime qualcosa di indefinibile che va oltre la sua plastica bellezza e regalità.

Info:
https://www.santuariopreval.it

Vedi notizie sullo scavo archeologico: Santa Maria in Preval, scavi_archeologici

Vedi anche, sull'”Ambito del Preval”: https://www.comune.mossa.go.it/media/files/031014/attachment/preval.pdf

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza