La chiesetta di San Nicolò di Arnaces è un piccolo edificio di culto, edificato tra i campi come protezione per i raccolti. Vi si accede attraverso un sentiero detto anticamente “semida”, cioè cammino di S. Nicolò, ora via S. Nicolò. L’edificio è orientato con abside verso est e ha copertura a capriate a vista. A destra dell’entrata si trova una acquasantiera in pietra e l’altare, di cui rimangono solo alcuni frammenti, è in stile barocco.
La denominazione della chiesetta “di Arnaces” o “di Reinacis”, altra storpiatura dell’originale “Urnaces”, si riferisce ai ritrovamenti di urne funerarie romane.
E’ probabile che il rinvenimento sia da collocare nei terreni denominati Tumbis posti ai margini della strada detta Sèmida di San Nicolò, l’antica strada di raccordo tra Castions e Mortegliano.
La chiesetta sorge sulle rovine di antiche dimore e, verosimilmente, fu edificata dopo il VI sec. ai tempi dei Longobardi.
Durante il Medioevo essa fu adibita a lazzaretto; distrutta al tempo degli Ungari fu ricostruita dopo l’anno Mille e con Ottone II, che ne introdusse il culto, fu dedicata a S. Nicolò.
Diventata ospizio per i crociati in marcia per Gerusalemme, fu poi luogo di preghiera per i pellegrini che si dirigevano verso la Città Santa o a Santiago di Compostela.
Alla fine del XVI sec., la chiesetta era di nuovo in rovina e nel 1695 Giacomo Fabri operò dei lavori di ristrutturazione con l’inserimento del nuovo altare.
Nel 1731 un ulteriore restauro portò al rialzo delle pareti e del tetto, fu spianato il terreno attorno e abbattuto il muretto di cinta. Seguirono più fasi di lavoro per tutto l’Ottocento e i primi del Novecento, ma in anni più recenti l’impegno della costruzione del Duomo e del campanile fece sì che l’edificio cadesse in uno stato di abbandono. Il colpo di grazia venne dal terremoto del ’76.
I lavori di restauro iniziarono nel maggio 1995 concludendosi nell’autunno stesso. Fu ricostruito il tetto a capriate e protette dall’umidità, intonacate le pareti, rifatta la pavimentazione in mattonelle, ricostruito l’altare, riposizionati i serramenti.
L’insediamento che sorge anche sotto la chiesetta sarebbe una struttura abitativa di carattere residenziale. Molti materiali sono depositati al Museo Civico di Udine.

Bibliografia:
– T. Cividini, Paola Maggi, Presenze romane nel territorio del Medio Friuli 6. Mortegliano Talmassons, 1999, p. 105.

Sitografia:
https://guidartefvg.it/elenco/le-chiese-di-mortegliano/

Periodo Storico: Alto Medioevo
Localizzazione Geografica
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