friuli

Tesoretti di epoche diverse, rinvenimenti casuali, data del rinvenimento non determinata.
I materiali si trovano al Museo Civico Archeologico di Udine, al Museo Civico di Antichità di Trieste, al Cabinet des Medailles du Paris, non identificato; molte delle monete risultano disperse.
Si ha notizia del ritrovamento di almeno due tesoretti.
Il Ciceri, riportando quanto scritto da Cortinovis, frate barnabita vissuto nel XVIII secolo, parla di alcuni tetradrammi in oro e argento emessi da tribù celtiche e rinvenuti nella seconda metà del XVIII secolo nei pressi dell’Abbazia di Moggio (F14 III SE, m 373). Tutti presentano sul D una testa laureata, sul R un uomo a cavallo, spesso accompagnato da una sigla che Ciceri attribuisce a nomi di re o capo tribù carni.
La Pettarin riporta notizie circa la scoperta di un tesoretto avvenuta lungo la strada che da Moggio porta alla frazione di Ovedasso durante la seconda metà del XIX secolo e in seguito smembrato in collezioni private. Nel 1868 alcuni “nominali norici” provenienti con sicurezza da questo rinvenimento entrarono a far parte della raccolta M.F.De Saulcy ed attualmente undici di questi esemplari si trovano al Cabinet des Medailles della Biblioteca Nazionale di Parigi, mentre altre confluirono nei musei di Udine e Trieste nonché in altre collezioni estere. Le notizie sono quindi molto confuse: si pensa trattarsi di più ritrovamenti.
Altre fonti che si riferiscono alle scoperte del secolo scorso parlano di due tesoretti distinti: uno composto da monete repubblicane accompagnate da oggetti di ornamento e suppellettili, l’altro misto, costituito da “…”Philippern, Epiroten und Lysimachen” e monete romane.”.
Il Marinelli inoltre dà notizia del ritrovamento, nel 1855, di un tesoretto misto composto da “136 oboli anonimi preromani” e “190 denarî consolari di diverse famiglie e 13 delle legioni di Marc’Antonio… nonché un denaro della famiglia Silia.
Presso D. Domenico Tessitori anni or sono esisteva un tesoretto di 1/2 bronzi imperiali da Augusto a Settimio Severo trovati ad Ovedasso”.
Da tutto ciò se ne deduce che negli ultimi secoli ci furono vari ritrovamenti di monete d’epoca classica nel territorio di Moggio.
Per quel che riguarda le monete della collezione De Saulcy, accanto ai più comuni esemplari del Norico occidentale, ce n’è uno del Norico orientale caratterizzato sul R/ dalla sola presenza del cavallo. Le emissioni si datano a non prima della metà del I secolo a.C.
Fino al 1976, nel chiostro abbaziale, si trovavano alcune monete romane forse riferibili a questi ritrovamenti: erano alcuni “piccoli bronzi” ed un “medio bronzo”, datate dal I al IV secolo d.C.

Bibliografia:
MARINELLI 1894, p.155; GORINI 1979, p.416 ss.; CICERI 1981, p.25 ss.; QuadCRCBC, 5, p.28 s.; VITRI 1986, s.p. (fig.3); PETTARIN 1991, c.101 ss.; GIORGESSI 1991-92, p.167; VANNACCI LUNAZZI 1994b, p.243.

Inoltre:
Ripostiglio 29 tetradrammi AR; 141 piccoli AR celtici; tetradramma AR del Norico, tipo accaio o coppo; tetradramma AR tipo Kugelreiter B1.
Bibl.: [CALLEGHER 1991], p. 312; PETTARIN 1991; [BUORA 1989], p. 11 (citato in tabella); [GORINI 1999], pp. 4-6 (cita); [GORINI 2005b], p. 75; CALLEGHER 2007, p. 252 n. 68.
Fonte:
Repertorio dei ritrovamenti monetari – edizione 17/2022, a cura di Luca Gianazza.

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
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