Durante l’età del bronzo, proprio in questa area e, più precisamente, nell’odierna Vals di Monte di Buja, fu costruito un castelliere.
La collina di San Salvatore di Majano è un basso rialzo che si sviluppa sulla pianura a nord est del paese lungo l’antica direttrice della strada da Concordia al Norico, che, nella tarda antichità e soprattutto nell’alto medioevo, veniva notevolmente utilizzata ed era controllata da alcune postazioni difensive lungo tutto il suo percorso.
L’importanza di questo raccordo stradale è testimoniata dalla presenza di sepolture di soldati Longobardi ai margini di tutto il percorso.
Nelle vicinanze della chiesetta di San Silvestro, un tempo dedicata a San Salvatore, sono state individuate alcune sepolture detabili al VII sec. Tuttavia l’esistenza di un consistente insediamento longobardo è data dalla scoperta di oltre cento sepolture avvenuta tra il 1920 ed il 1950.
La prima sepoltura affiorò sulla collina di S. Salvatore nel 1920. Molte altre seguirono fino al 1950. Molti gli oggetti ritrovati di notevole fattura. Si tratta di: guarnizioni per cinture impreziosite da fili di argento e ottone, speroni in bronzo con pietre dure colorate, un ambone in ferro di scudo da parata con sulla sommità  un ornamento cruciforme in bronzo dorato così come le borchie che fissano l’elemento in ferro al centro dello scudo in legno.
Le tombe restituirono corredi funerari pertinenti a guerrieri; i materiali sono conservati ai musei di Udine e di Cividale del Friuli. Di notevole interesse sono gli oggetti provenienti da una sepoltura di un uomo d’alto rango sociale il cui corredo era composto da una spada con pomolo, speroni ageminati in argento con pietre incastonate, un umbone di scudo “da parata” cosìddetto per la ricchezza dei motivi decorativi che contraddistinguono l’alto lignaggio. Oltre a questi venne rinvenuta anche una croce in lamina d’oro decorata a cesello e punzone che era generalmente cucita sul velo funerario.
Il borgo di San Salvatore si è strutturato, nel corso degli anni, attorno a due edifici di grande importanza. Si tratta del Castello e della Chiesa di San Silvestro.
Quest’ultima è una piccola Chiesa devozionale consacrata nel 1356 e più volte modificata nel corso degli anni. Attualmente si possono ammirare, dopo gli ottimi restauri, gli affreschi di Giulio Urbanis eseguiti tra il 1578 e il 1580.
La chiesa di San Silvestro a San Salvatore di Majano eretta in epoca imprecisata nei pressi di un castellum di probabile origine romana, sorge proprio al centro di questa necropoli.
Tuttavia altre e non meno interessanti sono state invece le novità emerse da queste campagne di scavi, le quali hanno permesso finora di riportare alla luce da sotto l’attuale pavimentazione un più antico luogo di culto, di cui si sono riconosciuti i resti dell’abside circolare, dell’aula e del presbiterio. Purtroppo la scarsità di materiali sino ad oggi ritrovati rende piuttosto difficile la datazione di tale impianto sacro, anche se la tipologia degli elementi messi in luce rimanderebbe a modelli architettonici tipici dell’età carolingia.
Più sicura sembra essere invece la datazione delle nove tombe scoperte, quattro delle quali individuate all’esterno della chiesa. Le sepolture, del tipo a fossa, hanno restituito interessanti oggetti appartenuti agli inumati, fra i quali si segnala la presenza di un coltello e fìbbie di ferro, di una fusaiola e di alcune perline di pasta vitrea evidentemente facenti parte di una collana e non poca meraviglia ha suscitato il rinvenimento di un pettine di corno di cervo; tale manufatto, che presenta altresì interessanti decorazioni sul manico, è stato definito dagli esperti di grande rarità se non addirittura di un unicum nel suo genere.
Tuttavia, questi ed altri oggetti ivi ritrovati, anche se in gran parte risalenti al VI-VII secolo, hanno indotto gli archeologi a ritenere che le sepolture in questione non siano longobarde bensì riconducibili alla popolazione locale romanizzata; il che potrebbe, in futuro, gettare nuova luce su di un capitolo della nostra storia ancora così poco conosciuto ed indagato. Oltre a ciò, gli scavi hanno portato alla luce anche un’acquasantiera in pietra (forse del XIV secolo) e una trentina di monete veneziane scodellate d’argento, le quali saranno utili a precisare meglio la datazione dei due pavimenti finora ritrovati dentro la chiesa, costituiti in entrambi i casi, di semplice argilla battuta.
Tali scavi sono inseriti in un globale e necessario lavoro di consolidamento e di restauro generale dell’intero sacro edificio, gravemente danneggiato dal sisma che colpì la regione nel 1976. Un lavoro, questo, reso possibile grazie all’interessamento del locale comitato per la ricostruzione e la salvaguardia del territorio di San Salvatore di Majano e grazie anche alla Soprintendenza, che ha permesso sia il recupero e la valorizzazione di questo monumento, sia la campagna di scavi archeologici, ed alla Provincia di Udine che con il suo contributo ha permesso il recupero definitivo degli affreschi dell’abside.
E altresì suggestivo collegare la chiesa di San Silvestro con il frammento di lastra marmorea di raffinata fattura, rinvenuta nella vicina chiesa parrocchiale di Mels, dove è stata certamente reimpiegata. L’analisi stilistica del pezzo ha evidenziato le analogie con il ciborio cividalese di Callisto. Se tale reperto proviene veramente dalla chiesa di San Silvestro, come è stato ipotizzato, la sua datazione all’inizio del VII secolo potrebbe estendersi a quella dell’edificio di culto, o almeno a un suo importante rifacimento. Ciò rende lecita l’ipotesi che la chiesa altomedievale di San Silvestro, posta nei pressi di una importante necropoli, sia stata edificata, su committenza di una famiglia locale di origine longobarda, forse legata all’entourage dei duchi cividalesi.
All’interno, nella volta del coro, si può ammirare un ciclo di affreschi, peraltro fortemente lesionati dal sisma, realizzato da Giulio Urbanis nella seconda metà del XVI secolo.

Info:
Chiesa di San Silvestro (in antico ed attualmente dedicata a San Salvatore) – Frazione di San Salvatore – Via S. Salvatore, 9-7 33030 San Salvatore UD – 33030 Majano (UD) – Tel.: +39 335 6115610
Ingresso gratuito – Orario visite: solo su appuntamento al tel +39 3356115610

Vedi anche: La necropoli longobarda di San Salvatore di Majano (Ud), a cura di Valentina Flapp, vai a: >>>>>>>>>>

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Periodo Storico: Longobardi
Localizzazione Geografica
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