L’isola della Pampagnola si trova a breve distanza dal ponte girevole di Grado. Il canale di accesso all’isola è stato scavato con le turbo-soffianti e grazie a questo procedimento è stato possibile recuperare molto materiale archeologico.
Un piccolo nucleo di questi rinvenimenti fortuiti è stato cementato a scopo decorativo lungo i muretti che delimitano la parte più elevata dell’isola e in alcune aiuole tra le piante: si tratta di frammenti di anfore, tra cui sono riconoscibili alcuni colli di anfore del tipo Dressel 6 A e Lamboglia 2, e una lucerna a canale priva di decorazione sul disco, del tipo Buchi Xa.
Sul fondo del canale è stato rinvenuto molto materiale archeologico, tra il quale spicca per la notevole quantità la ceramica a pareti sottili; vista l’estrema frammentarietà del materiale recuperato non si è potuta identificare nessuna forma, ma va segnalata la presenza di alcuni frammenti decorati à la barbotine da foglie d’acqua e da lunette. In misura minore è attestata anche la terra sigillata nord-italica. I materiali sono databili nell’ambito del I secolo d.C.
Si tratta di materiale archeologico rinvenuto e parzialmente conservato nell’isola della Pampagnola.

Bibliografia:
– Marocco R., Prima ricostruzione paleo-idrografica del territorio della bassa pianura friulano-isontina e della laguna di Grado nell’Olocene, in Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia., 2009, 31
– Gaddi D., Approdi nella laguna di Grado, in Antichità Altoadriatiche XLVI. Strutture portuali e rotte marittime nell’Adriatico di età romana, Atti della XXIX Settimana di Studi Aquileiesi (Aquileia, 20-23 maggio 1998), Trieste – Roma 2001

Fonte:
https://patrimonioculturale.regione.fvg.it

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
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