La prima attestazione dell’esistenza di una località denominata Gradisca risale all’anno 1176. Data la posizione strategica del sito su cui è stata fondata la città, che permetteva di dominare il fiume Isonzo e la pianura friulana, tutta la zona fu sicuramente abitata in epoca romana e longobarda come attestano i reperti ritrovati nei pressi. Anche il passaggio di un’importante strada romana che da Aquileia portava verso Lubiana (Emona) attraverso la valle del Vipacco, depone a favore di questa ipotesi.
L’importanza strategica e militare di Gradisca iniziò con il sec. XV quando la Repubblica di Venezia decise di fortificare la località per fermare le incursioni dei turchi. L’epigrafe presente nel lapidario ricorda l’anno di fondazione e di inizio dei lavori della fortezza (1479) ed i nomi dei fondatori veneti.
In quel tempo la denominazione della località era “Enopoli“, dal nome di un luogotenente veneto, e le opere difensive che si possono vedere a tutt’oggi risalgono a questo periodo. Per avere un’idea dell’importanza che la Repubblica Veneta dava alla località, basterà ricordare che fu interpellato anche Leonardo da Vinci, per elaborare speciali opere difensive.
Nell’anno 1500 morì l’ultimo conte di Gorizia, Leonardo, ed i suoi territori ereditari passarono agli Asburgo i quali si trovarono così a confinare con i possedimenti veneziani.
Nel 1508 scoppiò la guerra tra Venezia e gli Asburgo e dopo complicate vicende belliche si giunse nel settembre 1509 alla pace che portò Gradisca ed il suo territorio tra i possedimenti stabili degli Asburgo.
Una particolare rilevanza venne data al Castello, sopraelevato su una collinetta ed irrobustito da una poderosa muraglia visibile ancora oggi.
Venezia tentò inutilmente di riavere Gradisca iniziando un’altra guerra detta “Gradiscana”, iniziata nel 1615. L’Austria, stremata dalle spese sostenute per questa guerra, decise di vendere Gradisca a Giovanni Ulderico di Eggenberg. Gradisca divenne così sede di una Contea autonoma con possibilità anche di battere moneta.
Visibili attualmente molti storici palazzi, la casa dei Provveditori Veneti (oggi Enoteca regionale), il palazzo Torrioni (attualmente Municipio). Interesanti le mura veneziane con la Porta Nuova ed i torrioni di San Giorgio e della Campana.
A Palazzo Torrioni (via Bergamas, 30) si può visitare il museo documentario della città, che, partendo dagli albori della storia di Gradisca conduce il visitatore fino al XX sec. Sono esposti molti fossili ed una sezione è dedicata al fiume Isonzo. Segue la parte dedicata all’insediamento umano con reperti lapidei del periodo romano per proseguire con l’epoca veneta ed austriaca. Visibili armi come fucili, spade ed un’armatura turca completa della fine del sec. XVI.
In una via del centro storico, all’interno della Loggia dei Mercanti, un piccolo lapidario con pietre tombali e resti lapidei romani, visibili dalla strada.

Vedi: “Sopra e sotto il Carso” – numero speciale “Gradisca sotterranea” – rivista del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” aps Gorizia . Novembre 2021: Speciale Gradisca sotterranea

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza