fagagna

Portale interno della porta di Borgo

A sud delle pendici del Colle del Castello sorge un agglomerato di case che costituiva il «Borgo» ed è tuttora pressochè inalterato nei suoi caratteri fondamentali. Questa zona era chiamata «cortina» quale naturale prosecuzione dell’agglomerato fortificato castellano in cui trovavano rifugio le persone che non potevano ripararsi nel maniero.
Nel Borgo erano presenti numerose abitazioni, racchiuse entro murature fortificate che si ricollegavano, in alcuni punti, a quelle castellane.
Secondo il disegno della collezione Joppi, molto probabilmente gli edifici che attualmente si affacciano su Via degli Orti erano protetti da mura di cui non se n’è conservata traccia. Verosimilmente, nello spazio frapposto fra le moenia e le abitazioni del Borgo, poteva trovare spazio un cammino di ronda.

La Scjalate

L’accesso al Borgo, e quindi all’adiacente maniero, avveniva attraverso tre porte fortificate. Esse erano la Porta di Carnia, la Porta di Sinagoga e quella di Riu. La prima immetteva a nord verso l’abitato di Palut, che si chiamava così perché quasi tutte le case avevano la copertura formata da piante palustri; la seconda – l’unica ancora visibile – immetteva a sud alla seconda cortina, quella di San Giacomo e all’abitato di Saccavan. La Porta di Riu, rivolta a levante, consentiva l’ingresso all’omonimo abitato. Un ulteriore accesso al Borgo, era garantito da le Scjalate, una ripida scala in pietra, di epoca medievale, oggi dismessa, ma di uso pubblico fino agli anni Sessanta. Il manufatto, consentiva il collegamento tra la casa di Arcadio, e l’odierna Piazza Unità d’Italia.
Gli ingressi di Carnia e Riu in età napoleonica sono descritti come rovinati; il «Portone di Cargna», accatastato a nome del
Comune di Fagagna viene descritto con la voce «muri diroccati», verrà rimosso dopo la redazione del successivo catasto austriaco.
Un dato molto significativo è che il Borgo, oltre ad avere la funzione di «filtro d’accesso» al Castello, conteneva, oltre agli alloggi dei servi e alle canipe, le case dei soldati mercenari che proteggevano la cortina. L’approvvigionamento idrico era garantito ai borghigiani, da una cisterna situata a ridosso del fianco del colle, a ovest dell’ingresso della strada di accesso al castello. Il manufatto è ancora oggi visibile. Un secondo pozzo era probabilmente collocato sul versante a sud ovest del Colle del Castello, nelle vicinanze dell’attuale Monumento ai Caduti.

Porta di Riu o Sinagoga

Nel 1490 iniziarono i lavori di costruzione del Palazzo della Comunità, che venne edificato nella cortina di Borgo, al posto della macelleria, che fu ricostruita vicino alla Porta di Riu.
Il Borgo ai piedi del Colle del Castello venne via via abbandonato dai suoi abitanti, in favore del nucleo urbano che si andava formando nel
territorio pianeggiante a sud dello stesso, entro la Cortina di San Giacomo.

Vedi: Il castello e le cortine di Fagagna, di Mariasilvia Bruno

Vedi anche: Il borgo del castello di Fagagna, di Raffaella Plos.

 

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza