leonardo

leonardoQuesta antica Chiesetta è situata nella borgata omonima, all’inizio di Via Riolo.  Risale presumibilmente al XIV o XV° secolo.
All’inizio dell’Ottocento, con le soppressioni napoleoniche, la chiesa fu sconsacrata e fu utilizzata come pagliaio fino ad alcuni decenni or sono.
leonardoAttualmente è di proprietà del Comune che ne ha curato un restauro ultimato nel 2010.
La chiesetta sorge lungo l’antico tratto della strada romana che attraversava il territorio di Fagagna, denominata Via per compendium Concordia-mansio Ad Silanos (vedi sotto).
L’edificio viene citato per la prima volta in un lascito testamentario del 14 marzo 1456, anche se la sua costruzione dovrebbe risalire alla seconda metà del Trecento, come è testimoniato dalla datazione degli affreschi interni.
Fin dalle origini apparteneva alla Confraternita di San Leonardo, attiva nell’area fagagnese.
Durante il periodo napoleonico la chiesa venne acquisita dal Regno e nel 1820 venne utilizzata come prigione.
La chiesa si presenta come un edificio ad un unico vano a pianta rettangolare e tetto a capanna, copertura in coppi e travatura in legno. In facciata si ha un portale ad arco ogivale sostenuto da piedritti in pietra.
I muri laterali, all’esterno, sono ornati da una serie di archetti posti all’altezza di gronda. Sotto a questi archetti erano dipinte figure di Santi che ora sono illeggibili.
Anche gli affreschi all’interno, sulle pareti, sono per la maggior parte illeggibili.

leonardoleonardoSi narrano i quattro episodi della vita di san Leonardo sulla parete destra nella fascia superiore (la nascita del principino, l’incontro del santo con re Clodoveo, la fondazione di Nobiliacume, la liberazione del servo); i primi tre affreschi sono ancora legati alla maniera tardo-vitalesca, fiorente in Friuli verso la fine del XIV secolo, mentre per il quarto è stata proposta l’attribuzione a Domenico Lu Domine e a Antonio Baietto, artisti già più maturi e legati alle innovazioni stilistiche quattrocentesche, artisti che, inoltre, risultano presenti a Fagagna verso il 1413.
Nella fascia inferiore le storie della vita di Gesù, in controfacciata il Giudizio Universale, sulla parete di sinistra le storie della Passione (fra cui una parte minima di una Ultima Cena), sul muro absidale la Crocifissione.

leonardoleonardoFruibilità: Rivolgersi alla Biblioteca Comunale

Data ultima verifica: ottobre 2020

Feliciano Della Mora

Cippo XXXIII sulla via Ad Compendium Concordia – Ad Silanos
Un miliario era infisso in terra (fin dal 1739) vicino alla porta della chiesa di san Leonardo in via Riolo, nelle cui vicinanze alla fine degli anni Venti del Novecento venne divelto l’ultimo tratto dell’antico lastricato stradale per la costruzione della strada moderna, e porta inscritto il 33° miglio da Concordia (che corrisponde all’attuale distanza di circa 49 km).
Nel 1937 è stato donato ai Civici Musei di Udine. Ora si trova nel loggiato settentrionale del Castello, Galleria Lapidaria. Inv. 000459
Il miliare appartiene alla serie di cinque miliari conosciuti e attribuibili alla via fatta realizzare da Augusto che partiva da Concordia, centro al quale fa riferimento la distanza in miglia, attraversava il Tagliamento presso la Pieve di Rosa e proseguiva in direzione di Quadruvium (Codroipo) e Ad Silanos (Artegna), dirigendosi quindi verso i territori del Norico. Essa consentiva di abbreviare il percorso evitando il passaggio per Aquileia.
Come ha dimostrato una recente indagine, la pietra utilizzata per questi miliari augustei è la trachite provenienti dalle cave dei monti Euganei (Grossi, Zanco 2003, pp. 193-195). Si tratta di una produzione in serie appositamente realizzata per l’occasione, come indicano anche le dimensioni simili degli altri miliari noti, provenienti dalla stessa area e attualmente conservati a Pers e a Colloredo di Montealbano.
Le indicazioni della XXII tribunicia potestas e del XIII consolato di Augusto consentono di attribuirlo al periodo compreso tra il 26 giugno del 2 a.C. e il 25 giugno del 1 a.C.

Il testo recita:
[Imp(erator)] Caesar
[Aug(ustus)] Divi f(ilius), co(n)s(ul) XIII,
tr(ibunicia) pot(estate) XXII.
XXXIII.
(C.I.L., v. V, t. 2, n. 7995).
L’imperatore Cesare Augusto, console tredici volte, detentore della potesta tribunicia per la ventiduesima volta (fece realizzare la strada). Trentatre (miglia).

Bibliografia:
– CIL 05, 07995
– EDR007238 , EDCS-05401248
– P.M. Moro, Iulium Carnicum, Roma 1956, p. 233, nr. 74
– P. Basso, I miliari della Venetia romana, (Ar. Ven. IX), Padova 1986, pp. 204-205, nr. 93
– SupplIt, 12, 1994, p. 109 ad nr. (F. Mainardis)
Cammina, cammina dalla via dell’ambra alla via della fede, Cat. Mostra, Aquileia 2000, Monfalcone (GO) 2000, pp. 64-65, nr. XI (P. Basso)
– F. Mainardis, Iulium Carnicum. Storia ed epigrafia, Trieste 2008, pp. 118-119, nr. 26, con foto
La raccolta epigrafica dei Civici Musei di Udine, a cura di S. Magnani, Trieste 2010, pp. 10-11, nr. 1, con foto
Ant. A. Adr., 74, 2012, pp. 247, 263 (A. Gargiulo)
Ubi erat lupa, ID-Nr. 15380, con foto

Fonte:
Giulia Brunetta, Chiara Santarossa. 1.Miliare di Augusto, in “La raccolta epigrafica dei Civici Musei di Udine“, a cura di Stefano Magnani, 2010, pp. 10.11

 

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza