La vasta dolina che ospita il riparo si apre dietro l’abitato di Sistiana, alcune case del quale si trovano proprio al ciglio della depressione, chiamata Kavšca. I fianchi della dolina sono costituiti, tranne che sul lato settentrionale, da alte pareti strapiombanti coperte da grandiosi festoni di edera.

Nel marzo 1896 il dott. Marchesetti ed il Marinitsch effettuarono uno scavo in un riparo del versante Est, rinvenendo resti di uno scheletro e cocci neolitici; tali ricerche vennero riprese in epoche successive da altri scavatori, ma non se ne conoscono i risultati.
A partire dagli anni ’60 lo scarico di immondizie e di inerti ha interessato la metà settentrionale della dolina, nella quale si scende comunque dalla parete Ovest, incontrando l’imbocco di una galleria scavata dall’esercito Austro Ungarico nel 1917 e più in basso una breve caverna artificiale.
Quanto rimane del riparo si interna nella parete Est, interessata da qualche formazione concezionale.

Secondo Cannarella, che diresse lo scavo nell’ambito di un corso di preistoria tenuto presso l’Università Popolare di Trieste, il deposito archeologico in situ, con numerosi materiali dell’età del ferro, fu raggiunto alla profondità di quasi 2 m, ma non fu indagato oltre a causa del continuo scarico di rifiuti.
Dal diario di scavo depositato presso la Soprintendenza si ricava che le due trincee aperte intercettarono un precedente intervento, gli esiti del quale non sono noti: forse anche per questo motivo materiali protostorici, romani e di epoca non determinata furono rinvenuti frammisti a varie profondità.

Per approfondimenti, vai a: https://catastogrotte.regione.fvg.it/criga/scheda/79-Riparo_Marchesetti

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza