L’ingresso s’apre a livello del suolo, sotto una modesta banconata calcarea.
Superata una china di fango e pietre, dal soffitto molto basso, s’oltrepassa una strettoia e si prosegue in discesa fino a giungere ad un’ampia caverna. Qui, proprio all’inizio, s’apre un passaggio (punto 5) che dà su un P2,5 che porta al punto più profondo della cavità. Proseguendo, invece, in direzione W, si supera una strettoia e si entra in una seconda caverna dove termina la cavità.
Tutta la grotta è caratterizzata da una potente e completa calcificazione. Le concrezioni sono innumerevoli. La prima parte della cavità si sviluppa in direzione N mentre il resto si sviluppa in direzione NE-SW.
Scavo 1987 di Gruppo Grotte “Carlo Debeliak”.
Materiali ceramici: 3 fondi di vasi, di cui uno su piede, uno incavato ed uno piatto.
Secondo Gherlizza e Halupca (1988, p. 264) diversi resti di vasi furono rinvenuti, talora parzialmente concrezionati, in cinque punti diversi della cavità, dove potrebbero essere stati posizionati per raccogliere l’acqua di stillicidio;

Bibliografia:
Daniels 2011-11;
SKILAN C., 1988, Gruppo Grotte “carlo Debeljak”. Caverna dei Vasi – VG 5420. Rassegna di attività dei gruppi aderenti alla Federazione Speleologica Tr iestina, num. unico 1988: 11-14
GUIDI P., 1988, Nuove grotte della Venezia Giulia (dal 5390 al 542 9 VG). Suppl. n. 20 di Atti e Memorie, Trieste 1988: 1-16
GHERLIZZA F., HALUPCA E., 1988, Spelaeus. Club Alpinistico Triestino ed., Trieste 1988: 1-320

Fonte:
https://criga.divulgando.eu
https://www.catastogrotte.it

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza