La stupenda passeggiata, ristrutturata, venne inauguarata nel 1987 in omaggio al poeta praghese Rainer Maria Rilke, uno tra i più grandi di lingua tedesca del secolo scorso, che dall’ottobre 1911 all’aprile del 1912 aveva soggiornato nel Castello di Duino, ospite della Principessa Maria di Torre e Tasso.
Il sentiero, dalla palazzina dell’Azienda di Promozione Turistica di Sistiana dove inizia, sino alla recinzione del parco del Castello di Duino dove termina, si snoda per una lunghezza di 1700 metri, con una sede pedonale larga in media un metro e mezzo. Su alcuni salienti della falesia carsica sono stati costruiti o adattati quattro belvederi che spezzano il percorso e permettono di ammirare il paesaggio in tutta la sua importanza paesaggistica.
Dal primo belvedere, detto di quota 60, si affaccia sulla baia di Sistiana, già frequentata sin dall’epoca romana. Il toponimo deriva da Sextilianum, un prediale romano a ricordo della famiglia di Sextilius proprietario del territorio.
Nella zona i Romani aprirono numerose cave. I massi estratti e semilavorati venivano fatti scivolare lungo appositi solchi sino al mare, per essere poi imbarcati sulle navi e trasportati a destinazione (Aquileia, Roma, ecc.). Uno di questi scivoli è ancora visibile poco oltre la baia, in direzione di Trieste.
Su quel lato si vedono ancora gli orridi delle vecchie cave romane e, non lontano dalla torre piezometrica, negli anni Settanta del secolo scorso sono stati scoperti i resti di una casa romana: è un edificio rustico con alcuni vani, per un totale di 170 metri quadrati, probabilmente collegato all’attività delle cave. Poichè appartiene alla fine del II o agli inizio del I sec. a.C., è la costruzione romana più antica del litorale triestino.

Fonte: Dante Cannarella, Escursioni storico-naturalistiche sul Carso Triestino, Ed. Italo Svevo, Trieste 2001.

Periodo Storico:
Localizzazione Geografica
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