La pieve dei Santi Pietro e Paolo si trova fuori dall’abitato sulla strada che porta alla frazione di Vidulis ed è la chiesa del cimitero.
La pieve è una delle più antiche del Friuli, tanto da essere ricordata in documenti dell’VIII secolo. Nel 1004 l’edificio viene restaurato.
Nel 1072 il Conte Palatino Cacellino costituì la Pieve di Ingan (o Ignano) e nel 1104 la Chiesa dedicata a San Pietro fu consacrata dal Vescovo di Concordia.
Nel 1327 una disastrosa piena del Tagliamento distrusse la chiesa ed il villaggio e si la chiesa che il paese intero sono ricostruiti sulle rive più alte del fiume, dove già c’era un’altra chiesa, e la sede plebanale fu trasferita nell’attuale centro abitato, divenne titolare della chiesa di San Sebastiano. La primitiva costruzione venne rimaneggiata agli inizi del XVI secolo.
Lesionata dal sisma del 1976 la chiesa è restaurata e consolidata nella struttura.
Edificio ad aula, orientato, entro area cimiteriale su sedime a quota di campagna; presbiterio di volume inferiore ad abside trilatera; sul lato settentrionale l’originaria chiesa è stata ampliata lungo tutta la lunghezza dell’aula proseguendo la copertura della falda del tetto. L’ampliamento è accresciuto da due bassi corpi aggiunti, il primo lungo il lato del presbiterio e a questo in asse verso nord il secondo che eccede il perimetro.
Alta torre campanaria immorsata poco oltre la facciata sul lato meridionale. Il campanile romanico, visibile fin da lontano, con piccole feritoie binate, una cella campanaria con bifore divise da una colonnina e terminazione a pigna.
Prospetto a doppia falda con sottogronda ad archetti che continuano lungo i lati e perimetrano il presbiterio; oculo al vertice e portale lapideo con lunetta in mattoni; unica finestra ad arco a tutto sesto nella facciata dell’ampliamento. Sul lato settentrionale l’originaria chiesa è stata ampliata lungo tutta la lunghezza dell’aula proseguendo la copertura della falda del tetto.

L’interno si compone dei due volumi comunicanti attraverso un triforio ad arcate su due pilastri poligonali e due semipilastri alle pareti terminali.
L’originaria aula ha copertura in capriate a vista su peducci lapidei; due alte e ineguali finestre arcuate e una piccola quadrotta aperta sul lato sinistro superiore all’ingresso laterale.
Il presbiterio rialzato di un gradino, prospetta con arcata ogivale; soffitto a vela con costolonature ad ambrello; unica finestra a meridione; passaggio alla sacrestia sul lato sinistro.
La pavimentazione è in lastre bianco nere, eccezion fatta per una decorazione a croce antistante la lastra tombale.
L’ampliamento ha il soffitto ad arcate e a volte a crociera ribassate; le superfici parietali sono interamente decorate da dipinti con scene della Passione; la parete di fondo è rettilinea; nella pavimentazione sono inserite varie lastre tombali.
All’interno nella controfacciata e nel muro di destra tracce di affreschi gotici, mentre nel sottarco e nella colonnata del coro è presente un ciclo di affreschi di Giovanni Pietro da Spilimbergo e risalgono al 1504; raffigurano Evangelisti, Dottori della Chiesa e Santi.
A Giuseppe Buzzi si possono attribuire gli affreschi settecenteschi della navata sinistra con scene della Passione di Cristo.

Info:
Via Contrada di Pieve, 6, 33030 Dignano UD

 

 

 

 

 

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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