Il piccolo rialzo su cui sorge la chiesetta di S. Giovanni in Silvis di Barazzetto, era considerato dal Quarina un tumulo protostorico, in origine di forma conica, spianato poi in parte per l’impostazione della chiesa (QUARINA 1943, pp. 80, 84).
Nel 1981 il sito fu soggetto ad interventi di consolidamento: sul versante dell’entrata della chiesa, fu costruito un muro in cemento armato di contenimento del rialzo che, costantemente fino ad allora, in occasione delle piogge veniva dilavato. L’opera venne effettuata cercando di rispettare l’aspetto originario del luogo e conservando le dimensioni originali della “mutare”, desunte dalla carta catastale austriaca (PERESSI 1987, p. 21). A questo scopo, una volta effettuato il consolidamento, la parte interessata fu rivestita con le stesse pietre originali della “mutare” e con ciottoli dei terreni vicini.
Nel corso di opere interne di restauro della chiesa, si è scesi ad una profondità di circa cm 0,50 rispetto al piano pavimentale, rilevando la presenza di falde di ghiaia e di macerie romane, ma nessun altro elemento che comprovi un’attribuzione ad epoca protostorica del tumulo. Sarebbe però necessario un ulteriore saggio di verifica condotto a maggiore profondità, dal momento che, secondo quanto riscontrato in altri tumuli, l’eventuale calotta di ciottoli a protezione della sepoltura, veniva costruita a partire dall’antico piano di campagna.
Sul versante occidentale furono rinvenute macerie romane che fanno supporre al Peressi che sulla sommità del tumulo, a suo avviso artificiale e di epoca protostorica, vi potesse essere un sacello di epoca romana (PERESSI 1958, pp. 25-6).
Il sito si trova nei terreni che furono soggetti al riordino fondiario del 1984, nelle zone interne all’antica valle del Corno. L’area nel suo complesso è mantenuta a prato e, in piccola misura, è boscata. La cura scrupolosa dell’area è merito degli abitanti di Barazzetto.

Bibliografia:
– Peressi, 1958, pp. 25-26; Peressi 1987, p. 21;
– Ludovico Quarina, Castellieri e tombe a tumulo in provincia di Udine, in “Ce Fastu” Bollettino della S.F.F., Anno XIX – n. 1 – 2 Aprile 1943.

Fonte: DVD – Terra di Castellieri – Archeologia e Territorio nel Medio Friuli – Sezione B – L’età protostorica – SIAE – cre@ttiva 2004

Analisi fatte con il georadar dicono che probabilmente, sotto la chiesa, c’è una tomba e che il tumulo aveva l’aspetto di una calotta a base ellettica con una larghezza intorno al 30 m. ed un’altezza di circa 5.
Per alcuni studiosi, la sua presenza ha influito sull’etimo della località. Infatti, se alcuni di loro fanno derivare Barazzetto dal friulano baraz, cespuglio, altri lo derivano da bar, altura, con chiaro riferimento alla tomba.
La dimensione attuale è di 33 x 26 m. di base ed un’altezza di 1,8 m.

Fonte:
AA.VV., Cjastelirs, Tumbaris, Mutaris … viaggio tra i contadini-guerrieri di un Friuli protostorico, Comune di Mereto di Tomba, Alessandro D’Osvaldo Editore, 2018

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza