All’inizio degli anni Ottanta venne individuato dall’architetto Claudio Regazzo un tratto di antica pavimentazione stradale in corrispondenza dell’attuale via Bariglaria, nella frazione di Visinale, e della carrareccia che da Visinale di Sopra porta al fiume Judrio.
Era allora visibile parte di un lastricato in pietra e ciottoli della larghezza di 3.5 m, su cui si notavano alcuni segni di solchi carrai.
Per verificare lo stato di conservazione dell’evidenza, nel maggio 2005 si è effettuata una sommaria pulizia di un tratto dell’attuale sentiero, lungo il suo margine occidentale. La strada risultava coperta in superficie da ghiaia, vegetazione e in parte anche da cemento che sembrava essere stato steso per riempire delle buche o comunque delle irregolarità del fondo. La pulizia (effettuata per una lunghezza di circa 5.6 m e per una larghezza massima di 0.70 m) ha permesso di stabilire innanzitutto che la strada fu ricavata tagliando il banco roccioso naturale costituito da conglomerato. In secondo luogo si è potuto rilevare che il fondo era costituito in parte da grossi blocchi squadrati di arenaria, in parte da ciottoli di medio-grosse dimensioni ed in parte dal conglomerato stesso.
L’evidenza archeologica corrisponde a un tratto della strada romana che metteva in collegamento Forum Iulii con il percorso diretto da Aquileia a Iulia Emona (od. Lubiana) nel punto in cui esso superava il fiume Judrio. Proprio in questo punto doveva esserci nell’antichità un guado, dopo che il fiume aveva rallentato il suo corso formando una grande ansa.
In corrispondenza del guado sul fiume Judrio si diparte verso nord un probabile tratto viario romano ricalcato da un’odierna carrareccia, diretta a Visinale di Sopra. Della strada romana si intravvedono in superficie dei basoli e si nota un taglio netto del conglomerato naturale sui lati dell’odierno sentiero.

Bibliografia:
– La prima notizia del riconoscimento dell’antica via è contenuta nella tesi di laurea dell’arch. Claudio Regazzo “Corno di Rosazzo – Individuazione dei materiali storici e politica dei beni culturali“, Università degli Studi di Venezia, a.a. 1980-1981.
– Amelio Tagliaferri, Coloni e legionari nel Friuli celtico, I-III, 1986, pp. 222 (v. I); 275 (v. II)
– Paola Maggi, Beatrice Žbona Trkman, Tra Natisone e Isonzo: il territorio in età romana, in Le Valli del Natisone e dell’Isonzo tra Centroeuropa e Adriatico, a cura di M. Chiabà, P. Maggi, C. Magrini, 2007, p. 285

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
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