Concordia Sagittaria si trova nelle pianure del Veneto nordorientale, in un territorio delimitato ad est dal Tagliamento e a ovest dal fiume Livenza. Il corso d’acqua principale per la città è tuttavia il Lemene, fiume che ha origine sulla fascia delle risorgive e che giunge a lambire il centro di Concordia per poi sfociare presso Valle Zignago, propaggine settentrionale della laguna di Caorle.
L’area archeologica conserva i resti di un ponte di età augustea posto a valico di un antico alveo del fiume Reghena, in prossimità dell’ingresso della via Annia a Concordia.
Il ponte venne rinvenuto nel 1877 nel corso di lavori agricoli e fu oggetto di un primo scavo nel 1878. Tra il 1976 e il 1977 il ponte venne nuovamente scavato ad opera della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e successivamente valorizzato.
Il ponte di Concordia (in via San Pietro) venne costruito nella seconda metà del I sec. a.C., subito dopo la deduzione della colonia tra il 42 e il 40 a.C. Esso si trovava in corrispondenza dell’ingresso della via Annia in città e valicava un corso d’acqua della larghezza di circa 20 metri che gli studiosi hanno interpretato come un antico alveo del fiume Reghena, oggi deviato lungo altre tracce.
Il ponte poggiava su palificate lignee di consolidamento infisse nel terreno sulle quali si impostavano piloni di forma rettangolare allungata. Si è potuto notare che, a differenza di altri ponti, questi piloni erano privi di rostri ed è stato ipotizzato che tale mancanza possa essere riconducibile al fatto che il fiume fosse di portata modesta o a regime d’acqua costante.
La struttura del ponte era costituita da un nucleo in opera cementizia e da un rivestimento esterno in blocchi di trachite dei Colli Euganei dello spessore di 30 cm legati fra loro da grosse grappe di ferro fissate a piombo.
Il ponte era a tre arcate: a sesto ribassato e sopraelevata quella centrale, a tutto sesto le due laterali, delle quali si conserva quella occidentale. Le arcate erano esclusivamente in opera lapidea e avevano una larghezza di 7,46 m (arcata centrale) e 1,80 m (arcate laterali). Nella prima metà del I sec. d.C. furono realizzate o ripristinate le spallette del ponte in lastre di calcare di Aurisina. Su di esse vennero incise due iscrizioni di identico testo in cui è ricordato il liberto e seviro Manius Acilius Eudamus e la sua volontà testamentaria in base alla quale vennero realizzate le spallette o forse l’intero ponte. Le lettere delle iscrizioni hanno una altezza costante di 14,5 cm, ma non si distribuiscono nello stesso modo rispetto alle lastre sulle quali sono incise: si ritiene perciò che esse siano state incise dopo la messa in opera delle spallette. Le iscrizioni originali sono oggi conservate fuori opera all’interno dell’area archeologica.

Bibliografia:
– Bertolini D. , Concordia, in Notizie degli Scavi, 1878, pp. 281-285.
– Mangani E., Rebecchi F., Strazzulla M.J., Emilia, Venezie (Guide Archeologiche Laterza), Bari 1981, pp. 207.
– Bertacchi L., Il ponte romano di Concordia, in Aquileia Nostra, LVIII, 1987, pp. 189-220.
– Croce Da Villa P., Concordia, in Il Veneto nell’età romana, II, a cura di Cavalieri Manasse G., Verona 1987, pp. 395.
– Croce Da Villa P., Le mura di cinta, in Concordia Sagittaria. Tremila anni di storia, a cura di Croce Da Villa P., Di Filippo Balestrazzi E., Padova 2001, pp. 156.
Il Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro e le aree archeologiche di Concordia Sagittaria, a cura di Croce Da Villa P., Concordia Sagittaria (VE) 2001, pp. 69-70.
I luoghi della cultura, Roma 2006, pp. 375.
– Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d’Italia), Roma 2009, pp. 496.

Fonte: www.archeoveneto.it

Vedi anche:
– Elena Petteno’, Alberto Vigoni. Riscoprire Iulia Concordia. Nuovi dati da vecchi scavi: il fondo Frattina. Fondazione Antonio Colluto, Concordia Sagittaria, 2013.
Indice:
– Storia di uno scavo di archivio, Elena Pettenò
Uno studio “mise en abime”
Degli “escavi fatti… in un terreno del co. Paulo Frattina
– Le strutture e i materiali, Alberto Vigoni
Un sito ricco di rinvenimenti archeologici
Il canale interno
Topografia e organizzazione delle acque
I manufatti archeologici
Catalogo dei materiali
Documenti d’archivio.

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza