La porzione di cinta muraria tra via S. Lazzaro e via G. Paciani risale al periodo di dominio di Venezia.
Dopo l’occupazione del Friuli i veneziani si resero conto della necessità di ampliare e rafforzare le difese di Cividale ed in particolare dopo gli anni di guerra per disputa del territorio con la casa d’Austria, nel 1516, decisero di estendere il perimetro sulla sponda sinistra del Natisone per conglobare il Borgo di Ponte.
Il nemico avrebbe potuto distruggere la città con le nuove armi da fuoco posizionandosi su quel lato del fiume. Sorse così la barriera murata che si estendeva dalla scoscesa riva del fiume in prossimità della porta S.Lazzaro per piegare poi e giungere fino all’attuale piazza della Resistenza.
Nella pianta della città in tempo napoleonico ben si individua anche questa parte della cinta muraria. Le realizzazzioni successive (XIX e XX sec.) a ridosso o anche addirittura sul sedime stesso hanno purtroppo fortemente compromesso la lettura del percorso della cinta muraria. La porzione di cui all’oggetto, attuale naturale separazione di aree verdi, è completamente fagocitata dalla vegetazione ed è in completo stato di abbandono. Altrettanto dicasi ovviamente del fossato che risulta persino di difficile lettura. Sul lato est si individua una superfetazione costituita da un piccolo volume costruito a ridosso.

Info:
Via Scipione da Manzano n. 41

Fonte:
www.ipac.regione.fvg.it

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza