La chiesa di San Martino sorge sulla riva sinistra del fiume Natisone, in prossimità del Ponte del Diavolo. Essa è situata in posizione arretrata e sopraelevata rispetto alla strada che conduce verso Cormons ed è dotata di un ampio sagrato.
La costruzione primitiva dell’edificio risale con ogni probabilità ad epoca altomedievale (seconda metà del VII secolo) ed i rinvenimenti nel viridario, avvenuti nel 1661, di due sepolture, dal ricchissimo corredo funebre (andato purtroppo perduto), di epoca longobarda ed il recupero, non lontano dalla chiesa, di un capitello cubico con frammento di colonnina, alla fine dell’Ottocento, denunciano un’origine antica del luogo di culto.
Le prime fonti scritte che menzionano la chiesa di San Martino e l’omonimo ospedale e ne dimostrano l’effettiva esistenza, risalgono alla prima metà del XIII secolo.
Altri documenti degli inizi del Trecento ricordano l’esistenza di altri piccoli edifici sacri, oggi scomparsi, attigui alla chiesa: le cappelle di S. Croce e di S. Elisabetta e quella di San Desiderio, posta di fronte alla chiesa di San Martino.

La costruzione moderna della chiesa si può far risalire agli inizi del Seicento, quando l’edificio, a causa dello stato di degrado in cui versava, viene demolito e riedificato sempre nella stessa area e con la medesima intitolazione.

L’edificio è costituito da un’aula rettangolare conclusa da un presbiterio allungato della stessa altezza del corpo principale, ma leggermente ridotto in larghezza; annessi alla chiesa vi sono due locali di servizio, a pianta rettangolare, utilizzati in epoche diverse, come sacrestia.
L’aula è illuminata sui due lati da tre finestre rettangolari con arco a sesto ribassato; il presbiterio da due finestre delle stesse dimensioni e forma.
All’interno la chiesa si presenta a navata unica, ritmata da semipilastri, cornici marcapiano e, nel soffitto, da una cornice mistilinea aggettante.

 

Fonte:
https://patrimonioculturale.regione.fvg.it

Periodo Storico: Alto Medioevo
Localizzazione Geografica
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