La porzione superiore destra di un blocco in calcare iscritto è posta di lato in via A. Ristori n. 7. Alla sua sinistra sono visibili delle pietre squadrate, tra cui una con una “mezzaluna” in bassorilievo probabilmente non pertinenti al monumento originario.
L’iscrizione, su due righe, non è completa, ma il sistema onomastico frammentario superstite dovrebbe essere quello del dedicante, probabilmente il liberto Epaphroditus.
Si colloca nella seconda metà I sec. d.C. per la paleografia e l’onomastica.
Fu reimpiegata come pietra da costruzione e restaurata lungo i bordi con cemento; coperta, insieme ad un’altra iscrizione romana, dall’intonacatura di calcina già nell’ultimo quarto del XVIII sec., è stata rimessa in luce nel 1986 durante i lavori di ripristino nella facciata dell’edificio che fu della Confraternita dei Battuti. Questa sorse a Cividale del Friuli probabilmente nel 1290 e rimase in vita fino all’inizio del XIX sec.; in città costruì degli ospedali per l’assistenza degli indigenti.

Bibliografia:
– C.I.L. V 1781.
– A. GIAVITTO, Regio X – Venetia et Histria . Forum Iulii, in Supplementa Italica, n.s. 16, Roma 1998, pp. 264-265.

Vedi anche: Note antiquarie su alcuni reperti lapidei romani legati a Cividale del Friuli, di Alessandra Gargiulo

Autore: Alessandra Gargiulo

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
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