cercivento

Fàrie, in friulano, significa “fucina”. La farie di Checo è appunto una memoria etnografica sul mestiere del fabbro e mostra com’era organizzata sino a circa la metà del novecento un’officina di questo tipo.
cerciventoLa Fàrie di Checo è un opificio di remotissima costruzione: il primo documento che ne testimonia l’esistenza risale infatti al 1426.
Il nome con cui è conosciuta, “Checo”, si riferisce al penultimo proprietario, Francesco Dassi, che l’ha rilevata nel 1902. Oltre a lui vi lavorarono il figlio ed il nipote, Candido Silverio, ultimo proprietario.
Nel 1966, a causa di un’alluvione che rese impossibile l’erogazione dell’acqua, l’officina divenne definitivamente inservibile. Venne quindi ceduta alla Comunità montana della Carnia, che si occupò della sua ristrutturazione.
Oggi la Fàrie di Checo è una pregevole testimonianza storico-etnografica.
Anche oggi, come una volta, i meccanismi della Fàrie vengono azionati dall’energia idraulica, cioè dalla forza dell’acqua che scorre nella roggia esterna addossata all’edificio: l’acqua, attraverso scivoli apribili dall’interno, piomba all’occorrenza sulle pale delle ruote motrici conferendo movimento agli alberi motori collegati agli attrezzi da lavoro ancora esistenti e perfetta mente funzionanti: il mantice, il battiferro, la mola.

cerciventoVedi depliant allegato: Farie di Checo

Info:
LA FARIE DI CHECO E’ ATTUALMENTE CHIUSA PER LAVORI.
Cercivento – Museo La farie di Checo – Via Plan da Farie, 20 – 33020 Cercivento (UD)
Tel.: +39 0433 778768 – www.carniamusei.orgcarnia.musei@cmcarnia.regione.fvg.it
Biglietto: Ingresso gratuito
Orario di apertura: apertura su richiesta. Responsabile Candido Silverio – Via di Sot, 55 – tel. o433 778407
Tempo medio di visita: 1 ora
Servizi offerti: visite guidate; parcheggio
Fruibilità: parzialmente accessibile ai disabili.

Bibliografia:
– Patrizia Casanova. La fàrie di Checo, in Cultura materiale in Carnia – Fonti, ideologia, reasltà. pp. 295-310

 

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza