mizza

Le sue origini sono poco chiare, secondo Francesco di Manzano fu fatto fabbricare da Ludovico di Polcenico, secondo Alfredo Lazzarini sembra che qui in origine ci fosse la sede di un’abbazia, difatti con il nome di Abbazia di Fanna agli inizi del XIII secolo questa rocca fu data dal vescovo di Belluno in feudo ai Polcenigo.
Nel 1186 una bolla papale di Urbano III menziona “castellare in plebe de Fana”, dove per castellare si intende una fortificazione.
Nonostante l’infeudazione partisse dal vescovo di Belluno, nel 1218 quando quest’ultimo necessitava del loro aiuto, i Polcenigo rifiutarono. Costui mosse contro i ribelli e li rimosse dai loro castelli, tuttavia già nel 1222 i Polcenigo si divisero in due rami: i Varnerio restarono a Fanna, mentre Aldrigo rimase nel castello eponimo.
Nel 1386 Nicolò di Fanna potenziò le difese del castello poiché avendo maneggiato contro i di Maniago si attendeva una loro risposta. I signori di Polcenigo ebbero la giurisdizione del territorio addirittura fino al 1895, anno ultimo in cui i resti del castello ancora erano di loro proprietà.

Bibliografia:
– Miotti T. 1980, pp. 187-191.
https://consorziocastelli.it/icastelli/pordenone/mizza

Info:
Per raggiungere i resti di Mizza si parte da Cavasso Nuovo; prendere l’asfaltata per i casali Grilli. Da qui ha inizio un sentiero che in circa mezz’ora conduce alla sede della prima torre. A metà circa della salita s’incontrano i resti basamentali di una torricella posta evidentemente a controllo della stradina castellana.

Autore: William Sambo

Video:
https://www.ecomuseolisaganis.it/it/c/a3x196/castel_mizza.html

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza