Fin dalla più remota antichità Castions di Strada ha acquisito importanza grazie alla posizione favorevole sia per gli insediamenti abitativi sia dal punto di vista strategico e difensivo. Infatti qui sorgeva un “cjastelir“, piccola altura situata nella zona sud est del paese, che fungeva da fortificazione e da vedetta. Ancora più a sud si trovava uno stagno, ora interrato, a cui giungevano, risalendo il Zellina, imbarcazioni provenienti dalla lontana laguna.
Numerosi reperti dell’età del bronzo attestano che in questa zona risiedeva un consistente nucleo abitato, che praticava la caccia e la pesca e conduceva un’esistenza laboriosa. lo dimostrano tra l’altro i significativi manufatti in bronzo emersi in passato, in varie riprese, dal territorio, tra cui una lunga spada oggi conservata al Museo di Cividale. In questo abitato le ricerche sul terreno cominciarono negli anni ’80 ad opera della Soprintendenza: gli interventi furono sollecitati dall’attività edilizia all’interno dell’area del villaggio antico seguita ad una lottizzazione. Iniziavano proprio allora le indagini archeologiche nei villaggi protostorici friulani cinti da terrapieni di terra e ghiaia, noti da tempo, ma mai esplorati. Nel 2007 lo scavo a Castions ha potuto finalmente essere ripreso. La recente esplorazione ha consentito di rintracciare, in un settore dell’insediamento prossimo al terrapieno di terra e ciottoli (una struttura oggi scomparsa, ma visibile nello scavo), una complicata serie di livelli abitativi, risalenti al Bronzo Medio-Recente (1500-1400 a.C.), al Bronzo Finale (1100-1000 a.C. circa) e alla prima età del ferro (900-800 a.C.).
I lavori si sono concentrati sugli strati dell’età del ferro, apparsi subito al di sotto di un sostanzioso arativo di epoca romana, e hanno permesso di portare in luce una serie di strutture, quali buche di palo e fosse con varie funzioni primarie, spesso usate poi, alla fine del loro ciclo di uso, per l’eliminazione dei rifiuti domestici. Di particolare interesse una buca di non grandi dimensioni che conteneva vasi fini, da mensa, ricostruibili – coppe su alto piede, una scodella, una tazza e un’olla –, che, con ogni probabilità, documentano un rito di libagione o banchetto cerimoniale. La deposizione dei recipienti nella buca – databile circa alla metà dell’VIII secolo a.C. – potrebbe riferirsi a un rituale di fondazione, cerimonia ben nota nell’antichità ma mai finora attestata in regione.
Non stupisce perciò che quando i Romani inviarono una spedizione militare contro i barbari Gallo-Carni, prendessero come base di riferimento questo nucleo già così ben articolato e che successivamente costituissero intorno al castelliere e al porticciolo un “castrum”, diventato poi una colonia di popolamento. Dovette prendere forma allora un primo assetto urbanistico abitativo del paese, mentre nelle zone più decentrate nascevano le aziende agricole circondate dai campi coltivati.
L’importanza dell’insediamento è confermata dal tracciato della Stradalta costruita dai Romani: era la via Postumia, che metteva in comunicazione vari centri del nord Italia. Partiva da Genova, arrivava fino a Codroipo e da qui, seguendo la linea delle risorgive costellata di fortificazioni, raggiungeva infine Aquileia. Una di queste fortificazioni era “Castellorum“, diminutivo di Castellum, da cui il toponimo Castions.
Quella che attualmente viene chiamata Stradalta è invece la Napoleonica, fatta sistemare da Napoleone ma risalente ad una precedente pista barbarica. In età medioevale era percorsa da eserciti e da carovane di pellegrini che si dirigevano verso i grandi centri devozionali: lungo queste vie sorgevano luoghi di ricovero e di culto.
Le più antiche testimonianze di tale uso sono le chiese di San Pellegrino a Morsano e di Santa Maria a Castions. La prima, risalente al X sec., aveva annesso un ospizio per i pellegrini: di essa rimane solo la Pala di San Pellegrino, custodita nella parrocchiale di Morsano, la seconda risale al IX secolo ma anch’essa fu più volte ricostruita e l’attuale edificio risale al 1500.
La chiesa più antica del paese è quella di San Martino: si trova un po’ fuori dal centro abitato ed ha subito numerosi rimaneggiamenti. Intorno ad essa pare sorgesse il quartiere longobardo nell’epoca in cui Castions fu presidio militare di quel popolo.
Castions conobbe poi successive incursioni di Visigoti, Unni, Ostrogoti e Ungheri finché, nel 967, in seguito ad una donazione del vescovo Liutprando, entrò a far parte dei possedimenti della chiesa aquileiese, legata da un tacito rapporto di fedeltà alla Serenissima Repubblica di Venezia. In età patriarcale si formò il Comune di Castions.
Verso la fine del 1400 Castions fa parte di un sistema difensivo contro le invasioni turche; nel 1500 vede un’invasione tedesca.

Il castelliere oggi è difficilmente individuabile sul terreno perchè la cinta è stata completamente demolita, di essa rimane qualche tratto scivolato nel fossato che circondava il villaggio. La sua forma circolare è però percepibile nelle mappe e nelle foto aeree.
Inoltre, il castelliere è ora parte dell’abitato stesso di Castions avendo al suo interno, case e alcuni campi coltivati (Vicolo Adelaide Ristori, 7-1 – 33050 Castions di Strada UD).

Bibliografia:
– T. Cividini, Presenze romane nel territorio del Medio Friuli 9. Castions di Strada, 2002, p. 78.
– AA.VV., Cjastelirs, Tumbaris, Mutaris … viaggio tra i contadini-guerrieri di un Friuli protostorico, Comune di Mereto di Tomba, Alessandro D’Osvaldo Editore, 2018
– AA.VV. La vita quotidiana nei villaggi protostoriciLa vita quotidiana nei villaggi protostorici 2.5  a cura di Federica Zendron, Francesca Ciroi, Susi Corazza, Giovanni Tasca.
– Ludovico Quarina, Castellieri e tombe a tumulo in provincia di Udine, in “Ce Fastu” Bollettino della S.F.F., Anno XIX – n. 1 – 2 Aprile 1943.

Fonte:
http://www.comune.castionsdistrada.ud.it

Vedi anche l’allegato: L’insediamento di Castions di Strada (Ud) , contesti dell’età del bronzo finale.

Vedi anche l’allegato: L’insediamento di Castions di Strada (Ud), i livelli della prima età del ferro.

Vedi anche: Materiali ceramici protostorici da Castions di Strada (Ud) e Galleriano (Lestizza, Ud), di Federica Zendron, in Gortania n. 34 (2012)
Vengono presentati due esigui raggruppamenti di ceramica recuperati agli inizi del Novecento dai soci del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano di Udine negli abitati arginati (castellieri) di Castions di Strada e di Galleriano. I cocci provenienti da Galleriano costituiscono un contesto unitario datato al Bronzo Recente, quelli raccolti a Castions di Strada sono ricollegabili alla fondazione e alle due fasi di potenziamento della cinta (fine Bronzo Medio-inizi Bronzo Recente, Bronzo Recente, Bronzo Finale/Primo Ferro). Particolare rilievo ha il rinvenimento in quest’ultimo sito di un’olla del V sec. a.C. che qui per la prima volta documenta una frequentazione, seppur sporadica, dell’insediamento anche dopo il suo abbandono.

Vedi anche: https://www.protostoriainfriuli.it/siti/castelliere-mutare-de-fuesse/

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza