In questa località, in prossimità dell’incrocio di via Caterina de Giusti con via Tofane e del cimitero di San Giovanni di Casarsa, dove gli assi viari mantengono forse parziale memoria di assi centuriali, Alberto Botti recuperò un’urna in pietra calcarea con resti del cinerario in vetro e le grappe di piombo che sigillavano il coperchio.
In immediata prossimità si recuperarono alcuni frammenti ceramici, due monete (Augusto e Tiberio) ed una spatolina frammentaria in bronzo.
Il materiale è complessivamente inquadrabile tra il I e il II secolo d.C. (inv. 119.318-119.321; Cividini 2016a).
Una frequentazione riferibile al Mesolitico, forse recente, è attestata da un grattatoio circolare (Ceolin 1985).

Fonte:
– Giovanni Tasca, Schede dei siti documentati nel catalogo, in Metalli antichi del Museo di San Vito al Tagliamento: l’età romana e altomedievale, di Annalisa Giovannini, Giovanni Tasca, pp. 256 San Vito al Tagliamento.

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
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