L’edificio (via Tomasoni, 3) fu costruito sui resti di un insediamento romano e ne porta testimonianza nel nome. Situata nei pressi della chiesa di Santa Maria Assunta, la chiesetta venne edificata verso la metà del secolo XIV e consacrata nel maggio del 1366.
Sulla facciata a nord-ovest sporge un acquasantino in pietra; all’esterno, sono visibili due affreschi con la figura di San Cristoforo e la Madonna col Bambino (in avanzato stato di degrado).
La facciata, in pietra, custodisce all’interno affreschi del XVI secolo di un pittore sconosciuto, che riprende il linguaggio di Gian Paolo Thanner. Accanto ai Santi, assorti in preghiera, appaiono i devoti, con immagini accompagnate da nomi e scritte che trasmettono in forme semplici una fede genuina.
La chiesa presenta una muratura a pietra a vista, una facciata a capanna con portale e una piccola monofora campanaria sul colmo del tetto. Risale al XIV secolo, con ristrutturazioni del XVI e del XIX secolo.
All’interno, l’aula ha soffitto a travatura scoperta.
In facciata, sulla destra del portale, è murata un’urna cineraria del I-II secolo d.C. (scheda RA 15827), posta lì con funzione di acquasantiera da parete e successivamente come vaso per fiori (il pezzo potrebbe provenire dalla raccolta archeologica della vicina villa Toppo-Florio o da scavi effettuati nel terreno sottostante la chiesa).
Sul fianco sinistro è visibile una monofora murata risalente alla metà del XIV secolo (scheda OA 31768).
Sulla parete sinistra si osserva l’affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna in trono col Bambino, l’arcangelo Michele con la bilancia, Santo Stefano, San Giuseppe.
Nella parete centrale sono raffigurate tre fanciulle ed un uomo oranti, che rappresentano il marito e le figlie di Caterina Nicoloso, che ricorsero a Santo Stefano per ottenere la guarigione della madre.
Nell’arco trionfale ci sono tracce di una Crocifissione, opera di un artista friulano vicino a Gian Paolo Thanner.
L’abside ha il soffitto diviso da quattro costolini che partono da graziose modanature.
L’altare originario in pietra è stato sostituito da un altare ligneo.

Bibliografia:
www.ipac.regione.fvg.it scheda A 317

Insediamento con parte residenziale, in contesto centuriale rurale, sulla via Forum Iulii – Pradamano (confluente nella Aquileia – Tricesimum – Noricum)
Scavo e circostanze del ritrovamento: rinvenimento casuale (1984)
Tecnica edilizia: muri in malta bianca con caratteristiche di notevole resistenza e ciottoli, spessi 80 cm
Decorazione musiva: tessere sparse
Decorazione pittorica: resti di affresco policromo
Nel 1984, durante lavori di restauro della chiesa (via Tomasoni, 3 – Buttrio), vengono alla luce tracce di muro circolare con resti di mosaico a tessere bianche sulla pavimentazione. Le tracce di affresco policromo vengono rinvenute sul muro contiguo.
Datazione: epoca romana non meglio precisabile

Bibliografia: Tagliaferri 1986, v. II, p. 224. PR 742.

Fonte: L’evoluzione delle ville suburbane di Cividale del Friuli ed il rapporto con il territorio centuriato (sec. I-VI), di Giovanni Roman, Università degli Studi di Udine.

Ultima verifica: 18 settembre 2022

Autore: Feliciano Della mora

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza