Il 19 febbraio 1287 il patriarca Raimondo della Torre concesse a Rodolfo di Villalta la facoltà di costruire “in mota de Variano“, una casa di pietra con il muro grosso 3 piedi e alto 40, e di circondare con un muro alto 10 passi la curia di detta casa.
A tutela di Variano sussisteva una cortina, distrutta per mano di Pippo Spano da Firenze su ordine dell’imperatore Sigismondo I di Germania, nel 1411 (insieme a cortine di Vissandone e Blessano). Da un catapan di Fagagna “1411 Venit Pipo Florentinus a partibus Ungarie ad partes Foriiulii cum 1200 Ungaris et die sabati V Decembris combusserunt cortina Vissandoni, Blessani et Variani”.
Parzialmente ricostruita, servì da rifugio durante le invasioni turche. La centa si trovava nel centro del paese attorno all’attuale chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, pieve a partire dal 1190. Le poche tracce, sia pittoriche che letterarie, che consentono di ricomporre la struttura architettonica della primitiva chiesa ci restituiscono l’immagine di un edificio che, probabilmente sorto sui ruderi di un antico fortilizio, si presentava in origine a pianta ottagonale, di modeste dimensioni, con spazi di servizio angusti, costruito in sasso e pietre e corredato di torre campanaria posta a oriente.
Già documentata nel XII secolo, la chiesa subì, soprattutto nel corso del Settecento, alcuni interventi di restauro e diversi lavori (furono eretti i tre altari, terminate le sacrestie ed esteso il coro) che si prolungarono fino alla seconda metà del XIX secolo, quando si prospettò l’esigenza di un ulteriore ampliamento dell’edificio che, a causa del rilevante aumento demografico, non riusciva più a contenere i fedeli. La chiesa attuale è stata inaugurata nel 1910.
Dal catasto napoleonico e dalle foto aeree si riconosce abbastanza chiaramente lo sviluppo pressoché circolare della centa.

Fonte: www.ipac.regione.fvg.it

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
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