Il paese di San Martino di Campagna attualmente è una frazione del comune di Aviano; dalle mappe del vecchio catasto ottocentesco risulta però essere stato una frazione del vicino comune di San Leonardo.
Il comune di San Leonardo è stato soppresso con il riordino del Regno d’Italia, il suo territorio diviso in due e il suo capoluogo aggregato come frazione al vicino Montereale, dal quale ha ricevuto come attributo specificativo il toponimo di “Valcellina”.
La località di maggior interesse nella zona di San Martino è senza dubbio la “Riva de Barés”.
Molto interessante è anche il luogo dei tumuli di Santo Spirito, che esiste ormai solo sulla carta, ma che segnala la presenza di una realtà precedente la romanizzazione ancora tutta da indagare.
Anche l’area a ovest di San Biagio di San Foca, dove erano presenti tumuli oggi spianati, ha restituito oggetti pertinenti a popolazioni preromane che potrebbero essere identificate assegnando i reperti relativi.
La parte finale dell’età del ferro e la romanizzazione sono caratterizzati dalla comparsa delle monete, un particolare che aiuta molto a datare e definire la cultura ed i traffici commerciali del periodo.
Sulle due sponde del torrente Cellina, presso l’imboccatura dei rilievi montuosi sono testimoniati vari rinvenimenti monetali di cultura venetica che dimostrano come l’area pedemontana del Cellina fosse un unicum culturale, legato probabilmente ad una via commerciale attraverso le montagne ed allo stesso tempo ad una necessità difensiva di arroccamento.
La valle del torrente Cellina aveva sbocco in pianura a Maniago Libero, attraverso il Passo della Croce in Valle di S. Antonio. In alta val Cellina, nella località di Cimolais e San Floriano e a Erto, in valle del Vajont sono testimoniati ritrovamenti di cultura Venetica per cui queste genti avevano contatti con la valle del Piave e l’area sacra di Làgole in Cadore.
Nulla ci vieta di pensare che l’area pedemontana del Cellina avesse qualche rapporto commerciale o difensivo con queste realtà venetiche di alta montagna.
Dodici esemplari di Dracme venetiche in argento sono stati trovati tra Montereale, San Martino di Campagna e il “Molinat” di Maniago. Esse ci permettono di fare una attenta valutazione sulle varie località pedemontane e di inserire anche San Martino di Campagna tra i luoghi frequentati da questa antica cultura preromana.
campagnaL’area territoriale attorno a San Martino di Campagna, sebbene non presenti alcuna traccia di suddivisione centuriale, è stata normalmente abitata in epoca romana imperiale e gli innumerevoli reperti raccolti lo stanno a dimostrare.
In quell’epoca vi fu un incremento importante degli insediamenti, legato alla condizione del luogo, fruibile quasi esclusivamente dal pascolo e dall’allevamento.
Da un territorio così desolato ed inospitale si traeva buona parte dell’approvigionamento di lana, di carne e di prodotti caseari per le città e per l’esercito, quindi i vari impianti abitativi, compatibilmente con la disponibilità dell’acqua, avevano questo unico scopo economico. Essi inoltre erano legati a quelli della grande e dirimpettaia “Prateria Ventunis” del maniaghese.
Sembrerebbe quasi che queste due realtà, di qua e di la del Cellina, fossero gemelle e che il fiume costituisse un luogo di aggregazione più che un elemento geografico di divisione.
Per quanto concerne l’attribuzione della proprietà del territorio, sembrerebbe che appartenesse alle pertinenze di pianura del municipio montano di Zuglio Carnico, essendo a nord della strada Pinzana ovvero del XL decumano della centuriazione di Concordia.
Le testimonianze materiali dimostrano che i siti furono impegnati per circa quattro secoli e mezzo nell’allevamento intensivo del bestiame e in base ai ritrovamenti del maniaghese.
campagnaCon la dissoluzione dell’impero romano l’economia cadde, tutte le realtà di pianura ebbero termine e scomparvero, cedendo il posto a qualche sporadico insediamento sotto monte o d’altura, come negli usi dei nuovi colonizzatori di origine barbarica.
Il rifiorire della vita lo si ebbe solo nel medioevo con la formazione dei primi paesi attorno agli antichi segnacoli romani, alle chiese e alle comunità religiose.

Fonte:
Elio Dusso e altri, Star Light Editions – www.antiqua.orginfo@antiqua.org
Vedi allegato: San Martino di Campagna, di Elio Dusso

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza