All’angolo tra via Giulia Augusta e via XXIV Maggio si staglia, imponente (è alto 17 metri), il Grande Mausoleo.
Il restauro del monumento funebre, curato da G. Brusin e V. Degrassi nel 1956 sulla base di frammenti ritrovati nel 1891 a Roncolon di Fiumicello (pochi chilometri da Aquileia, paese sito sull’antica via Gemina), è molto discusso.
Il dado contenente la cella funeraria della famiglia – posto su gradini – è sormontato da un’edicola con cuspide decorata a squame.
Su di essa, la pigna, simbolo funerario derivante dai culti misterici di Dioniso e Cibele, in cui significava fecondità.
Nell’elegante edicola, una statua acefala raffigurante l’uomo che commissionò la tomba.
Dalla toga, dallo scrinium (che conteneva i documenti), dal fascio littorio e dal seggio (questi nell’iscrizione sottostante), possiamo desumere che fosse un alto magistrato.
Il dado è diviso in due zone da una fascia a meandro.
La superiore è decorata con festoni vegetali da cui pendono piccole maschere.
Sotto di essi, si notino un tritone ed una testa taurina. Nella zona inferiore rimangono soltanto alcune lettere dell’iscrizione dedicatoria, sotto le quali vediamo il fascio littorio e la sedia curule – lo sgabello in avorio dei magistrati menzionati prima.
Sui plinti agli angoli del recinto due bei leoni di gusto ellenistico.

Fonte: http://www.comune.aquileia.ud.it

Vedi anche il video realizzato dalla Società Friulana di Archeologia su Aquileia in occasione dei 2200 anni dalla fondazione, vai a >>>>>>>

Vedi anche: Aquileia: la vita privata, a cura Istituto Comprensivo di Palmanova, Scuola Secondaria di I° grado “P. Zorutti”.

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
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