Il presente studio si propone di esaminare i coperchi d’anfora, rinvenuti durante le ricerche archeologiche nell’area dei fondi ex Cossar, indagata ancora da L. Bertacchi negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso e poi in maniera sistematica dal 2009 dall’Università di Padova, d’intesa con la Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia e la Fondazione Aquileia. All’interno della grande mole di materiale recuperato (quasi 600 esemplari) sono stati riconosciuti i tre gruppi principali che comprendono i coperchi fatti a stampo, quelli modellati a tornio e i tappi ritagliati da parete d’anfora. Considerando i dati stratigrafici dei contesti di rinvenimento si è cercato di creare una griglia cronologica, seppur preliminare, all’interno della quale inserire la grande varietà tipologica esaminata. Particolare attenzione è stata rivolta verso i coperchi che presentano lettere, grafemi o segni decorativi sulla parte superiore, cercando di comprenderne il significato o più semplicemente presentare la loro varietà. Tra il materiale analizzato due casi in particolare, presentano una testimonianza epigrafica più complessa: il caso di pilipus e di Alexa o Alexa(nder), varianti grecaniche di nomi di rango servile o libertino, probabilmente da collegare a una redditizia attività produttiva di anfore e coperchi.

Leggi tutto: Diana Dobreva, Beatrice Luise I_coperchi_danfora_dagli_scavi_dei_fondi ex Cossar in Quaderni Friulani di Archeologia, XXII/XXIII- 2012/2013, p. 75-92

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza