beligna

L’articolo deriva dalla lettura di un documento conservato nell’Archivio storico del Comune di Aquileia, risalente al 1916, in cui si parla delle forniture d’acqua nella cittadina attraverso tre falde acquifere: l’attenzione si è appuntata specie sulla seconda, caratterizzata da acque sulfuree (cosa che inserisce di diritto Aquileia nella mappa italiana del termalismo), con particolari riguardi ai pozzi di quest’acqua presenti alla Beligna.
Tale località, infatti, posta nel quadrante meridionale del suburbio, prende il nome da Beleno, divinità che qui avrebbe avuto il suo tempio e il cui nome è stato di recente interpretato come “dio delle fonti, colui che gocciola”.
Posta la presenza nel corpus epigrafico aquileiese di almeno due documenti dedicati a Fons B(eleni), la notizia del 1916 offre nuovi spunti di ricerca, in cui la presenza di Fons acquista ulteriori sfumature di significato.

Annalisa Giovannini, “In contrada Beligna … acqua sulfurea”. La presenza di Aque termali tra antico e moderno, in Antichità Alto Adriatiche, vol. 88 – Cura Aquarum – Editreg Trieste 2018

Autore: Annalisa Giovannini, Associazione Nazionale per Aquileia – assaquileia@libero.it

Leggi tutto nell’allegato: In_contrada_Beligna…_acqua_sulfurea_.-1

Vedi anche: Spunti di indagine su alcuni aspetti del culto di Beleno e di Antinoo, di Annalisa Giovannini.

Vedi anche: Gli scavi della famiglia Ritter 1862 1876, di Ludovico Rebaudo.

Vedi anche: UN TESORETTO DI MONETE DAL MAN DI AQUILEIA – Episodio, curato da Andrea Stella (Università degli Studi di Padova), dedicato ad un tesoretto monetale di IV sec. d.C, riscoperto ad Aquileia, nella parte della città nota come Beligna.

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza