Gli scavi archeologici scientifici, condotti nel 2006 e nel 2008, hanno portato in luce un contesto che riceve maggior luce dal suo essere stato localizzato all’interno della Centa, sito cinto da una cortina muraria all’interno della quale doveva sorgere in epoca tardo-medievale un gruppo di abitazioni, strette attorno all’edificio di culto e all’annesso cimitero.
I ritrovamenti sono stati fatti in relazione all’edificio detto Canipa, adibita ad abitazione privata; la chiesa, già dedicata a Sant’Agnese e il relativo cimitero sono stati definitivamente abbandonati nei primi del XX secolo: indagini non stratigrafiche fatte negli anni Settanta del Novecento da Augusto Geat hanno tuttavia riportato in luce l’impianto dell’edifico cultuale, con una complessa e interessante sovrapposizione di fasi edilizie, che ricondurrebbero ad epoca altomedievale (Geat. A., La villa di Joannis, in Studi Goriziani, 41, 1975, pp. 60-100).
Gli scavi del 2006 e del 2008 hanno interessato l’interno della Canipa e dell’edificio ad essa attiguo: sono state ritrovate complessivamente 33 tombe, ad inumazione, per lo più orientate est/ovest, più raramente in senso sud-ovest/ nord-est, per un totale di 36 individui. Le sepolture sono in fossa terragna, talvolta con bordi sottolineati da pietrame e laterizi, specie nella zona del cranio. Non sono stati ritrovati segnacoli, che potevano dunque essere di natura deperibile o essere dati da accumuli di pietrame. I defunti erano in posizione supina, testa ad ovest, braccia distese lungo i fianchi o piegate e portate sul bacino. I corredi erano omogenei: predominano gli ornamenti della persona, in particolare i cerchietti temporali e gli anelli digitali, in bronzo; alcuni avevano il coltellino in ferro deposto accanto al fianco, posizione sintomatica dell’originaria presenza di una cintura, in materiali deperibili e chiuse da nodi, posta la totale assenza di fibbie.
Gli oggetti si inquadrano tra il IX e il X secolo: la loro pertinenza alla cultura di Koettlach e la vicinanza alla cosiddetta Stradalta getterebbero nuova luce sull’occupazione del sito, retrodatandone la datazione. Va rilevato che al momento dell’impianto della Canipa non doveva più esserci ricordo nella memoria collettiva di tale porzione cimiteriale, alla quale l’edificio si sovrappone.
sito sepolcrale di una comunità medio-piccola di persone culturalmente riferibili all’ambito culturale koettlacchiano, segno della presenza nell’area di un insediamento deputato prevalentemente allo sfruttamento agricolo.

Bibliografia:
– Borzacconi A., La Centa di Joannis. Ricerche archeologiche in corso, in Alsa. Rivista di storia e cultura della Bassa friulana orientale, Aiello del Friuli (UD) 2011, 2
– Borzacconi A./ Tiussi C., La necropoli della Centa di Joannis, in Ad Agellum. Quaderni della Commissione Comunale di Storia, Aiello del Friuli (UD) 2008, 1
– Borzacconi A./ Tiussi C., Aiello del Friuli (UD). Indagini archeologiche a Joannis, in Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del FVG, Udine 2006

Fonte: https://patrimonioculturale.regione.fvg.it

Periodo Storico: Alto Medioevo
Localizzazione Geografica
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